Gianluca Vialli e la malattia: «Sto meglio, dovrete sopportarmi ancora per parecchio tempo»

25/02/2019 di Redazione

Parole di conforto e parole di speranza. Qualche mese fa, Gianluca Vialli aveva annunciato al mondo di aver combattuto contro un tumore. In quella circostanza, lasciò intendere che la lotta al cancro non  era ancora terminata. Oggi, nel corso della cerimonia per la consegna del premio Il Bello del calcio dedicato a Giacinto Facchetti, Gianluca Vialli sembra rassicurare i propri tifosi.

Gianluca Vialli e la lotta contro il cancro

«Voglio dire a tutti – ha affermato sul palco del premio che quest’anno ha messo in bacheca – che tutto procede bene, che il mio percorso sta andando meglio. La brutta notizia per voi è che ho ancora tante cose da fare e, per questo motivo, dovrete sopportarmi ancora a lungo».

La battuta è stata molto apprezzata in sala dove, alla presenza di Urbano Cairo, della famiglia Facchetti, del compagno storico ai tempi della Sampdoria Roberto Mancini (ora commissario tecnico della nazionale di calcio), di uno degli allenatori più importanti della storia del calcio italiano, Arrigo Sacchi, Gianluca Vialli ha voluto lanciare un messaggio di forza importante, proiettando il proprio sguardo verso il futuro.

Come sta ora Gianluca Vialli

Vialli ha raccontato la storia della sua malattia anche in una autobiografia uscita qualche tempo fa, nella quale ha parlato del proprio rapporto con le figlie e con la difficoltà di dover condividere con loro il percorso che lo ha portato a superare la malattia: «È difficile – ha affermato Vialli – dover dire queste cose alle persone a cui vuoi bene».

Bomber da oltre 100 gol in serie A e con la nazionale di calcio italiana, esperienze da allenatore nel calcio inglese, Gianluca Vialli ha saputo emozionare con il suo talento cristallino in campo. Fuori dal terreno di gioco, invece, è stato d’esempio per tutti grazie alla sua integrità e alla sua forza nell’affrontare con dignità la lotta contro il cancro.

[Gianluca Vialli alla cerimonia del premio Il Bello del calcio]

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