Giorgetti all’attacco: «Così non si va avanti», replica Di Maio: «Basta con le minacce»

L’amore non è bello se non è litigarello, figuriamoci il governo. Si tratta però di scaramucce, la crisi di governo è scongiurata sia dal lato della Lega che del Movimento 5 Stelle. Eppure Giancarlo Giorgetti dice che «così non si può andare avanti» e Luigi Di Maio dice di essere stufo «delle minacce».

Giancarlo Giorgetti all’attacco: «Così non si va avanti»

Non è la prima volta che il sottosegretario leghista esprime forti perplessità sulla tenuta dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Stavolta, Giancarlo Giorgetti punta il dito contro l’immobilità: «La mia riflessione è che se c’è un governo del cambiamento deve farlo e non vivere di stallo, deve fare le cose» ha dichiarato incontrando la stampa estera. Una riflessione che, chiarisce, arriva «dopo settimane in cui il governo ha avuto problemi. Non accuso nessuno, tantomeno il premier, ma così non si può andare avanti, senza affiatamento. Questo affiatamento va ritrovato, altrimenti non si va avanti». Mentre il premier Giuseppe Conte incontrava al Quirinale Sergio Mattarella, Giorgetti diceva di essere pronto anche a fare un passo indietro se necessario, aggiungendo che «la stabilità è importante ma no all’immobilismo. La campagna elettorale mi ha fatto vedere un Paese vitale, dobbiamo esserne all’altezza».

La replica di Luigi Di Maio: «Basta con queste minacce»

Il vicepremier pentastellato però comincia davvero a non poterne più. Un tira e molla che già va in scena con Matteo Salvini quasi quotidianamente, che il vicepremier aveva tentato di ridimensionare questa mattina in un’intervista a Radio anch’io. «Non bisogna avere fretta elettorale. Dopo il voto per le Europee lunedì il governo deve andare avanti, però: patti chiari amicizia lunga» chiarisce Di Maio, sottolineando «non è che ci rimangiamo quello che abbiamo detto sulla corruzione o sulle province».

Insomma, l’intenzione è che il governo, nonostante le forti divisioni e confronti, reggerà anche al test delle elezioni europee e andrà avanti. Poi però è sempre Luigi Di Maio a perdere la pazienza nel pomeriggio. «Ogni giorno ormai, da circa un mese, c’è qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Oggi è toccato a Giorgetti – continua il vicepremier –  Basta minacciare crisi di governo e basta fare la conta delle poltrone. Si pensi al Paese».

(Credits immagine di copertina: Giancarlo Giorgetti  ANSA/ANGELO CARCONI ; Luigi Di Maio  ANSA/GIUSEPPE LAMI)

 

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