La fosca previsione di Giorgetti: «A giugno verrà la grandine e i più deboli cadranno»

23/05/2019 di Redazione

Piove, anzi grandina. Il tutto senza sapere se questa previsione meteorologica da clima estremo – soprattutto in tempi di contrasto al global warming e di battaglie à la Greta Thunberg – si riferisca alla tenuta dell’alleanza di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle oppure al ciclone che si abbatterà sulle istituzioni europee all’indomani del voto del 26 maggio. L’autore della profezia è Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio in quota Lega: «A giugno verrà la grandine e i più deboli cadranno».

Giancarlo Giorgetti e la previsione sulla grandine

Probabile che si riferisca, a questo punto, a una diversa geografia della maggioranza post voto, dal momento che le elezioni europee si annunciano come estremamente determinanti da questo punto di vista. Ma Giancarlo Giorgetti potrebbe aver fatto riferimento anche ad altro. Ad esempio, al 5 giugno quando in calendario è prevista la discussione in Commissione UE sulla procedura d’infrazione per debito eccessivo aperta nei confronti dell’Italia.

Un futuro a tinte fosche quello che il più pragmatico esponente del governo intravede all’orizzonte. Giancarlo Giorgetti, infatti, sembra essere piuttosto pessimista e lo aveva già fatto notare nel corso del suo colloquio con la stampa estera, in cui aveva detto che un governo del cambiamento non può vivere fasi di stallo e che sarebbe persino disposto a fare un passo indietro se glielo chiedessero.

Le stime di Giancarlo Giorgetti

Tuttavia, Giancarlo Giorgetti non crede realmente che la Lega possa superare il 30% alle europee, non pensa che abbia senso lanciarsi in discussioni da prima repubblica su future alleanze con Forza Italia, ritiene che la vera sfida sia in Commissione Europea. Una visione della Lega ancora diversa rispetto addirittura a quella di Salvini. Aspettando la grandine.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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