Cos’è questa storia della Gazzetta di Toti

L'accusa di Ferruccio Sansa, i fondi pubblici destinati alla comunicazione e il gruppo editoriale secondo solo al Secolo XIX

15/01/2021 di Enzo Boldi

Il polo della comunicazione. L’accusa mossa da Ferruccio Sansa a Giovanni Toti è di quelle pesanti, sia per i contenuti che per le tempistiche. Il candidato sconfitto alle scorse Regionali in Liguria, ha pubblicato sui social i contenuti di una delibera approvata dalla giunta ligure lo scorso 30 ottobre, nel bel mezzo della riorganizzazione dopo le elezioni che hanno visto la conferma del governatore sostenuto dal Centrodestra. Un testo che impone delle riflessioni e che porta Sansa (giornalista come il suo rivale elettorale) a parlare di Gazzetta di Toti.

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«La mossa è stata compiuta con una delibera della Giunta presieduta da Toti. Annotatevi la data: 30 ottobre 2020, quando cioè il vecchio Consiglio Regionale era stato appena sciolto e quello nuovo non aveva ancora cominciato i suoi lavori. Il momento ideale per far passare inosservata la delibera 899», scrive Ferruccio Sansa su Facebook. E ancora: «Che cosa prevede? Lo dice la stessa delibera: ‘Che tutte le diverse forme di comunicazione, sia quelle di servizio pubblico e informazioni al cittadino, attraverso i siti web, i canali social e i media, sia quelle di organizzazione di eventi e di promozione del territorio tramite il marchio registrato #lamialiguria’ finiscano nella società in house Liguria Digitale».

Gazzetta di Toti, l’accusa di Ferruccio Sansa

Un grande polo, una Gazzetta di Toti. E si parla anche degli stipendi da 10mila euro al mese (rigorosamente pagati con fondi pubblici, visto che si tratta di un qualcosa relativo alla comunicazione della Regione Liguria). Ma non solo: «A guidare la ‘Gazzetta di Toti’ sarà, dice testualmente la delibera, ‘un Comitato editoriale della Comunicazione regionale composto dal Segretario Generale, dal vice direttore generale alla Presidenza, dal Portavoce del Presidente della Giunta’ e dal responsabile dell’apposita struttura di Liguria Digitale».

La replica della Regione

«Regione Liguria – replica l’ente in una nota stampa – osserva che l’obiettivo della delibera è garantirerazionalizzazione, qualificazione e efficacia dell’attività di comunicazione dell’Ente. Liguria Digitale, azienda in house di Regione Liguria, svolge infatti già da anni le funzioni di centrale di committenza in materia di beni e servizi della comunicazione e ha già al proprio interno diverse e valide professionalità dedicate alla comunicazione media, digitale, sociale e di elaborazione di siti web, grafica e video».

(foto di copertina: da profilo Facebook di Ferruccio Sansa)

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