Il reclamo dei genitori al Garante per il video di Conte con i bambini di una scuola

20/04/2019 di Redazione

Giuseppe Conte, come è solito fare, si è recato in una scuola per incontrare gli alunni. Martedì scorso è toccato all’Istituto Regina Margherita, nel quartiere Trastevere di Roma. Il presidente del Consiglio ha pensato di fare cosa gradita pubblicando il video dei bambini in festa per il suo arrivo sui suoi canali social. Il video, poi, è rimbalzato anche sui principali telegiornali nazionali, tra cui quelli del servizio pubblico. Immagini che, quindi, sono state viste da milioni di persone.

Garante Conte, l’esposto dei genitori per il video con i loro figli

Peccato che i protagonisti di quelle stesse immagini siano stati dei ragazzini minorenni – nella fattispecie, di una seconda elementare. Giuseppe Conte, infatti, ha pubblicato il video del suo incontro con le seconde classi della scuola primaria Regina Margherita. I genitori degli alunni non l’hanno presa benissimo e hanno deciso di mettere in campo una task force per protestare contro il presidente del Consiglio.

In primo luogo, hanno espresso le proprie rimostranze alla preside dell’Istituto e successivamente hanno presentato un reclamo direttamente al Garante per la privacy. In effetti, per poter ritrarre dei minori – come è d’uopo in queste circostanze, quando si vuole riprendere un incontro istituzionale alla presenza di un’alta carica dello Stato – sarebbe necessario diffondere una liberatoria, firmata la quale i genitori o i tutori dei minori esprimono il loro consenso per la realizzazione di immagini con i ragazzini.

La distribuzione delle liberatorie per la visita di Conte

Queste liberatorie, stando ad alcune testimonianze, sono state consegnate alle famiglie soltanto a giochi fatti, dopo la visita di Giuseppe Conte e dopo che i video erano già stati realizzati. Per questo, all’indomani della visita del presidente del Consiglio, sono stati diversi i genitori che si sono rifiutati di firmare la liberatoria e che hanno chiesto spiegazione alla preside dell’Istituto Regina Margherita. In seguito, hanno presentato l’esposto presso il Garante della privacy.

Ovviamente, si ricorda che le immagini diffuse non hanno un contenuto offensivo, ma anzi mostrano i minori in un atteggiamento positivo, tra i loro banchi di scuola. La Carta deontologica di Treviso sulla pubblicazione di immagini di minori, tuttavia, parla chiaro. Per questo, la decisione appare molto delicata.

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI

 

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