Le gaffe di Conte che chiede aiuto a Di Maio: «Luigi, questo lo posso dire?»
07/06/2018 di Redazione
L’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera nel giorno della fiducia al suo governo verrà ricordato anche per le gaffe. Il capo dell’esecutivo M5S-Lega poco durante la sua replica in aula a Montecitorio, dopo la discussione generale, è stato protagonista di uno scivolone mentre esponeva il programma sulla giustizia, parlando di «presunzione di colpevolezza» invece che di presunzione di innocenza, mangiandosi un «non». Ha poi dimenticato, mentre si diceva «addolorato» per gli attacchi social ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il nome del fratello del capo dello Stato, Piersanti, assassinato dalla mafia nel 1980. Ha parlato di «un congiunto».
La gaffe in diretta tv alla Camera, Conte a Di Maio: «Questo lo posso dire?»
Ma non è passata inosservata nemmeno una particolare richiesta di aiuto che Conte ha rivolto a Luigi Di Maio, che oltre ad essere capo politico del Movimento 5 Stelle ora è vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Come evidenzia oggi Monica Guerzoni sul Corriere della Sera, ieri in diretta televisiva si è visto il presidente del Consiglio che, ignaro del fuorionda, si consultava con Di Maio affermando: «Questo lo posso dire?». La risposta del leader pentastellato è stata secca: «No». Dopo quella risposta Conte ha preso gli appunti e ha cercato sul tavolo i fogli giusti. Il vicepremier-ministro lo ha infine spinto nell’arena: «Vai te li cerco io… Hai il microfono aperto».
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)