Le capriole di Libero contro i giovani ambientalisti: «I gretini in piazza aumentano l’inquinamento»

25/05/2019 di Enzo Boldi

Una cosa bisogna ammetterla: quando i giornalisti di Libero si mettono in testa di difendere alcune loro tesi (seppur mai confermate dalla scienza, anzi spesso negate) trovano sempre dei modi molto originali per rigirare la cosiddetta ‘frittata’. Dopo le battaglia negazioniste nei confronti dell’emergenza climatica e del riscaldamento globale, portate avanti al grido «ma di cosa parlate, non vedete che fa freddo!», ecco che la capriola della testata di Vittorio Feltri tocca un altro massimo storico: accusare i giovani che hanno partecipato al secondo Friday For Future di aver provocato venerdì, con le loro manifestazioni di piazza, ancor più inquinamento.

A firmare l’articolo contro i giovani del Friday For Future questa volta non è stato il direttore Vittorio Feltri, ma il giornalista Giuliano Zulin. Per rivoltare la questione e accusare i ragazzi scesi in piazza si parla delle manifestazioni che avrebbero provocato un aumento del traffico, con macchine in coda lungo le strade. «Se blocchi le strade, generi ancora più traffico. Maggiori ingorghi portano incrementi di smog. E se l’aria irrespirabile scalda il termometro, l’effetto serra si esalta – si legge nell’articolo -. Ecco gli studenti seguaci della svedese Greta hanno, in nome di un mondo migliore, aumentato le polveri sottili».

Libero accusa il Friday For Future di aver inquinato

Fantasia, voto 10. Insomma, apprezzabile il modo originale per portare avanti la battaglia in difesa di una castroneria decantata nelle scorse settimane dal proprio direttore, provando a ricostruire una vicenda e rigirare la frittata accusando il Friday For Future di inquinare. Insomma, tra le righe c’è una mistificazione della realtà attraverso dati reali – quelli di traffico e inquinamento – che però vengono stravolti. Anche perché si parla di traffico aumentato in città in cui ogni giorni si vive bloccati in auto.

Concetti stravolti per difendere le (non) tesi anti-ambientaliste

Vien da sorridere perché la sede della redazione di Libero si trova in zona Porta Venezia, a Milano. Una delle più trafficate e al centro, ogni giorno, di alti rilevamenti delle centraline che controllano i livelli delle polveri sottili. Lo stesso discorso può valere per Roma, altro teatro del secondo Friday For Future dove ogni giorno, tra Grande Raccordo Anulare, Lungotevere e altre consolari che entrano ed escono dalla capitale, il traffico impazzi quasi 24 ore su 24, con livelli di emissioni incredibili. Ma per Libero il problema sono i giovani che manifestano. Le capriole si possono anche fare, ma se si cade male si fa una figuraccia. E c’è chi è Libero di farla.

(foto di copertina: da pagina 1 di Libero quotidiano di sabato 25 maggio 2019)

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