L’odissea del Frecciabianca 8670: a 33 gradi senza aria condizionata

25/05/2018 di Redazione

Al primo vero caldo della stagione, Trenitalia si fa subito trovare impreparata. Sul Frecciabianca 8670 del 25 maggio 2018, sulla linea Roma-Milano, le carrozze erano prive di aria condizionata, a fronte di una temperatura percepita di 33 gradi. Non un buon segnale per i pendolari e per gli altri utenti delle ferrovie, in vista dell’estate 2018.

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Frecciabianca Roma-Milano, il disagio

Percepibile il disagio dei passeggeri, notevole la tensione all’interno delle carrozze. L’azienda si è vista costretta a distribuire gratuitamente le bottigliette d’acqua, per cercare di mettere un po’ più a proprio agio la clientela, che – in ogni caso – non ha fatto mancare le lamentele. Alcuni testimoni del viaggio della speranza hanno riferito di aver assistito a colloqui molto animati tra i passeggeri e la capotreno che avrebbe addirittura invitato questi ultimi a chiederle di fermare il convoglio.

Frecciabianca Roma-Milano, tensione, aria condizionata e disagi

Il treno, come si verifica spesso nei venerdì pomeriggio, era molto affollato: clienti abituali, pendolari, turisti, anziani e scolaresche hanno dovuto subire una vera e propria odissea. Tra le facce stravolte e sudate, l’unico conforto è stato proprio quello di poter beneficiare quantomeno di una bottiglietta d’acqua.

Non poteva mancare, poi, anche un ritardo piuttosto consistente. Il treno, partito da Roma alle 13.57, è arrivato a Genova Porta Principe con 9 minuti di ritardo. La vettura, poi, proseguirà la sua corsa verso Milano. Sperando che, con le prime ombre del tardo pomeriggio, le temperature siano più miti.

 

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