Open Arms, il medico di Lampedusa che dice che i migranti stanno bene è in vacanza

18/08/2019 di Redazione

Ci sono alcuni punti che non tornano per quanto riguarda gli sbarchi fino a questo momento effettuati a Lampedusa dalla Open Arms. Inizialmente, i 13 migranti che erano stati fatti scendere in seguito alle loro condizioni di salute erano stati definiti in «buono stato» dai medici dello staff di Francesco Cascio, il nuovo titolare del poliambulatorio di Lampedusa, dopo che Pietro Bartolo è diventato, nel maggio scorso, europarlamentare del Partito Democratico.

Francesco Cascio era in vacanza quando sono sbarcati i migranti della Open Arms

Già, lo staff di Francesco Cascio. Il medico – che è stato consultato da tutte le agenzie di stampa e da tutti i giornali e che ha confermato le buone condizioni di salute dei migranti – nel giorno dello sbarco a Lampedusa dei migranti della Open Arms si trovava in vacanza con la famiglia. Lontano dal luogo dell’emergenza.

«Mi fido del mio staff – ha detto Francesco Cascio -. Ho preso un giorno di ferie, lunedì sarò nuovamente al mio posto. Però, mi fido ciecamente dei medici che lavorano con me». Dunque, Francesco Cascio ha commentato da remoto le condizioni dei migranti sbarcati, confermando che soltanto una donna tra quelle che hanno toccato terra era affetta da otite.

Le anomalie nei referti dello staff di Francesco Cascio

Tuttavia, oltre all’anomalia di un medico che conferma le diagnosi da remoto, si possono evidenziare – come ha fatto Avvenire questa mattina – anche altri passaggi dubbi nello stilare il referto medico dei 13 migranti della Open Arms sbarcati a Lampedusa. Non sono state prese in considerazione le condizioni psicologiche delle persone che sono state fatte scendere: una prassi che, con la precedente gestione del Poliambulatorio di Lampedusa, era sempre stata presa in considerazione.

Il malessere, infatti, non è mai soltanto somatico. Può interessare anche una particolare condizione psicologica che – per chi è scampato da un naufragio e per chi ha vissuto in condizioni precarie per diversi giorni sul ponte di una nave, con i bagni nello stesso luogo in cui si mangia e con il cibo razionato – non può, per forza di cose, essere delle migliori.

Francesco Cascio ha rifiutato in maniera decisa i commenti che lo volevano vicino a Salvini perché, in passato, ha ricoperto diversi ruoli nell’amministrazione regionale siciliana di centrodestra. «Sono ormai fuori dalla politica da tempo – ha detto il medico a diversi organi di stampa -. Adesso faccio soltanto il medico e sono a disposizione della Procura di Agrigento, se volesse ascoltarmi».

La Procura di Agrigento conferma che le condizioni a bordo della Open Arms sono pessime

Il Poliambulatorio di Lampedusa è sempre stato un presidio sanitario dove l’umanità l’ha fatta da padrone. Come evidenziato anche dalla narrazione cinematografica – si veda il caso di Fuocammare -, i medici dell’isola hanno sempre rappresentato un punto di riferimento sia per gli abitanti di Lampedusa, sia per i migranti che arrivavano lì dal Mediterraneo.

E oggi, il fatto che le condizioni precarie di salute (e dello stato psicofisico) dei migranti a bordo della Open Arms fossero pessime è stato accertato anche dall’ispezione della procura di Agrigento. I 107 migranti che ancora restano sulla nave vivono in una condizione di emergenza. Per questo motivo, la procura potrebbe sbloccare la situazione nelle prossime ore.

FOTO: ANSA

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