Bellomo arrestato, spunta anche una calunnia e minaccia a Giuseppe Conte

09/07/2019 di Redazione

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L’articolo è stato scritto precedentemente al 29 luglio, quando il Tribunale del Riesame ha rivisto parzialmente la situazione del giudice Bellomo: oltre a tornare in libertà (con il divieto di insegnare per un anno) il Tribunale ha riqualificato i reati da maltrattamenti in concorso in tentata violenza privata aggravata e stalking, e da estorsione in violenza privata. I giudici hanno quindi sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella del “divieto temporaneo, per la durata di dodici mesi, di esercitare attività imprenditoriali o professionali di direzione scientifica e docenza, interdicendogli in tutto le attività ad esse inerenti”. Le motivazioni della decisione del Riesame si conosceranno tra 45 giorni.

 

Il dress code alle studentesse, ma non solo. La notizia di oggi è quella di Francesco Bellomo arrestato: l’ex giudice, consigliere di Stato destituito dopo che nel 2017 scoppiò lo scandalo della scuola di preparazione per il concorso in magistratura, è stato posto agli arresti domiciliari, tra le altre cose, per aver calunniato e minacciato l’attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Francesco Bellomo arrestato: cosa c’entra Giuseppe Conte

I fatti risalgono a prima della nomina di Conte a Palazzo Chigi, quando l’attuale premier era vicepresidente del Consiglio della presidenza della giustizia amministrativa. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, con l’ordinanza firmata dalla gip Antonella Cafagna. 

Bellomo, secondo i fatti contestati, aveva portato in tribunale lo stesso avvocato Giuseppe Conte, sostenendo che quest’ultimo avesse commesso delle irregolarità per quanto riguarda i giudizi a suo carico, facendo notificare un atto di citazione per danni. Sarebbe proprio questa la minaccia ravvisata dalla procura di Bari. Per questo motivo, da questa mattina l’ex giudice Bellomo si trova agli arresti domiciliari.

Francesco Bellomo, il dress code

Ma ci sono anche altre motivazioni che hanno portato all’arresto di Francesco Bellomo: reati di maltrattamento nei confronti di quattro donne, tre borsiste e una ricercatrice, alle quali aveva imposto anche un dress code, ed estorsione aggravata ai danni di un’altra corsista. Questa vicenda è già più nota, perché in passato era stata affrontata dalla stampa italiana: con la decisione dell’assegnazione di borse di studio per la sua scuola di preparazione all’esame in magistratura, Bellomo avrebbe avvicinato e condizionato pesantemente studentesse di suo gradimento, alle quali imponeva codici di comportamento e alle quali impediva di incontrare altre persone al di fuori della sua cerchia.

Il dress code imposto doveva essere suddiviso in ‘classico’ per gli ‘eventi burocratici’, ‘intermedio’ per ‘corsi e convegni’ ed ‘estremo’ per ‘eventi mondani’. Le varie declinazioni erano stabilite dallo stesso Bellomo, sottoposto ora a misura cautelare.

FOTO: ANSA/RAITV.IT

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