Francesca Donato, gli eurodeputati italiani e il ministro degli Affari Europei (che non c’è)

07/06/2019 di Redazione

Francesca Donato, neoeletta eurodeputato nelle file della Lega, ha fatto un’affermazione sacrosanta e condivisibile. Ha preso la Francia come esempio (strano per una sovranista) e ha detto che il locale ministro degli Affari Europei, Amélie de Montchalin, ha convocato i 79 eletti transalpini per discutere insieme e per condividere a Bruxelles le battaglie nell’interesse nazionale.

Francesca Donato e il ministro degli Affari Europei

Poi, si è chiesta: «Nel nostro Paese le opposizioni sarebbero disponibili?»

La ministra degli Affari europei francese convocherà tutti e 79 gli eurodeputati appena eletti a una riunione con il governo per stabilire come fare squadra e difendere gli interessi nazionali… nel nostro Paese le opposizioni sarebbero disponibili?https://t.co/WK45pFxVU0

— Francesca Donato (@ladyonorato) June 6, 2019

L’affermazione della neoeletta della Lega sembra essere davvero opportuna. Quale Paese, infatti, non vorrebbe che i suoi eurodeputati perseguissero, compatti e al di là dei gruppi politici di appartenenza, gli interessi del proprio Stato di riferimento? Ovviamente, bisognerebbe farlo sempre nei limiti e nel rispetto delle norme europee, condividendo gli obiettivi nello spirito di Maastricht che, da troppo tempo, non viene citato.

L’Italia non ha il ministro degli Affari Europei dall’8 marzo

Peccato che, però, Francesca Donato abbia sottovalutato un problema non da poco. Concentrandosi sulla disponibilità o sull’indisponibilità dei parlamentari – soprattutto di opposizione – a salvaguardare gli interessi nazionali, l’eurodeputata della Lega sembra aver dimenticato che in Italia imitare il modello francese sarebbe impossibile, vista l’assenza di un ministro degli Affari Europei.

Dall’8 marzo 2019, infatti, Paolo Savona non è più ministro degli Affari Europei, lasciando vacante quel posto e facendo tornare le deleghe al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non avere una figura del genere in un momento cruciale dei rapporti tra Italia e Europa (con un’elezione europea in mezzo) non è stato un punto d’onore per il nostro Paese.

[FOTO da account Twitter di Francesca Donato]

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