Francesca Barra e il manifesto sulla cultura con l’apostrofo dimenticato

Francesca Barra ha pubblicato sul suo profilo Facebook un manifesto elettorale con un grave errore grammaticale.  «Matera capitale europea della cultura 2019: un opportunità per tutta la Basilicata». La mancanza dell’apostrofo davanti a opportunità, obbligatorio davanti a un sostantivo femminile, ha suscitato molte ironie e commenti sulla pagina Facebook della giornalista, ora candidata del PD nel collegio uninominale della sua città, Matera.

Francesca Barra e il manifesto sulla cultura con l’apostrofo dimenticato

L’epic fail grammaticale è stato notato anche da vari giornalisti e testate online, come Dagospia. Il messaggio sulla centralità e importanza della cultura ha reso anche più divertente l’errore, corretto in poco tempo. Francesca Barra ha fatto sostituire il manifesto elettorale, ed è intervenuta sui suoi canali social con questo messaggio. ‪«L’errore del grafico è stato corretto dopo pochissimi minuti. Io ero fuori per lavoro. Mi hanno avvisata ed è stato sostituito velocemente. Ma non sapete più cosa scrivere? @_DAGOSPIA_ ‬ & co. Poi di cosa volete accusare me? Scrivono che sono incinta, che mi ritirerò dalla candidatura, che l’apostrofo è causa mia, che le scie chimiche le ho causate io. Poi?»

L’irritazione di Francesca Barra è anche comprensibile, visto che l’errore non è stato commesso da lei,  però la critica ai giornali online, in questo caso Dagospia, appare poco centrata.

Francesca Barra

LEGGI ANCHE > TERREMOTO PD IN ALTO ADIGE: IN 14 LASCIANO IL PARTITO PER COLPA DI BOSCHI E BRESSA

Che sia giusto o meno in questi ultimi anni le cronache politiche sono ricche di errori grammaticali o concettuali commessi da altri politici, in particolare quelli del M5S. Difficile non ironizzare su un manifesto che rimarca l’importanza della cultura che contiene un grave errore di italiano, un po’ come sarebbe stato impossibile o quasi non prendere in giro Di Maio per i suoi congiuntivi avventurosi.

Foto copertina: profilo Facebook di Francesca Barra

Share this article