Fontana di Trevi, il capolinea delle monetine alla Caritas: andranno al Comune

Capitolo conclusivo per la storia delle monetine nella Fontana di Trevi. Non proprio quattro spiccioli, visto che si parla di un affare da un milione e mezzo di euro all’anno. Dopo un anno di braccio di ferro, la giunta di Virginia Raggi ha definitivamente deciso di girarle alle casse del Comune di Roma. Prima andavano alla Caritas, a partire dal 2001 con il provvedimento stabilito dalla Giunta di Francesco Rutelli.

Fontana di Trevi, le monete passano al Campidoglio

Una vera e propria sollevazione popolare, guidata dai vescovi italiani, si sta facendo sentire in queste ore, specialmente attraverso i canali social. L’anno scorso, la Caritas aveva scongiurato la possibilità che queste monetine fossero sottratte alla sua gestione. Con una lunga mediazione, la giunta di Virginia Raggi lasciò i proventi dell’anno 2018 all’ente benefico, che impiegava questi fondi per finanziare progetti di accoglienza e di assistenza degli ultimi della società.

Una memoria di giunta del 28 dicembre, tuttavia, ha definitivamente (forse) messo la parola fine a questo tipo di gestione. Anche se, leggendo le reazioni piccate del mondo della Chiesa soprattutto attraverso i media vaticani, nel Movimento 5 Stelle di Roma c’è qualcuno che vorrebbe un passo indietro. Anche se i giochi, ormai, sembrano davvero fatti.

La protesta della Chiesa: «Nuovo attacco al terzo settore»

A occuparsi della raccolta delle monetine della Fontana di Trevi sarà Acea, che poi le consegnerà al Campidoglio che, a sua volta, destinerà quei fondi a progetti di utilità sociale. Ma c’è chi si dice preoccupato da questa trafila, che potrebbe rischiare di far incastrare le monetine della fontana della Dolce Vita (ma anche di altre fontane di Roma, come la Barcaccia in piazza di Spagna), nelle pieghe della burocrazia. La Caritas, invece, aveva avviato un meccanismo oleato per la gestione di quei fondi. La Chiesa accusa: «Dopo la legge sull’Ires raddoppiata per il terzo settore, il Movimento 5 Stelle attacca ancora una volta il mondo della solidarietà».

FOTO: ANSA/CLAUDIO ONORATI

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