Prescrizione per Bossi e Belsito, ma non si blocca la confisca dei 49 milioni

Dopo 5 ore di camera di consiglio la Corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di truffa ai danni dello Stato a carico dell’ex leader della Lega Umberto Bossi e dell’ex tesoriere del partito Francesco Belsito. La sentenza non inficia però la confisca dei 49 milioni per i rimborsi elettorali.

Prescrizione per Bossi e Belsito, ma non si blocca la confisca dei 49 milioni

Non dovranno rispondere del reato di truffa Umberto Bossi e Francesco Belsito, condannati  a novembre dalla Corte d’appello di Genova rispettivamente a un 1 anno e 10 mesi e 3 anni e 9 mesi per lo scandalo legato ai fondi per i contributi elettorali dal 2008 al 2010. Questa è la sentenza emessa nella serata di martedì 6 agosto dai giudici della Suprema Corte che dovevano giudicare in merito al ricorso per ricusazione presentato dai legali dell’ex tesoriere. Francesco Belsito però dovrà comunque rispondere del reato di appropriazione indebita, per il quale verrà rideterminata la pena in Corte d’Appello. Cadono però le confische personali dei due imputati: a risponderne sarà chiamata direttamente il partito Lega, per cui rimane in piedi la confisca dei 49 milioni.

(credits immagine di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA LEGA + ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

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