Floris dice che sulla guerra è giusto dare voce a tutti nei talk-show

"Ormai ci si chiede solo se una cosa conviene, non se sia giusta"

30/04/2022 di Redazione

Dare voce in tv ieri ai No Vax e oggi ai Pro Putin? «In linea di principio, sì. Ogni voce va ascoltata. I talk esistono proprio per questo: mettere a confronto idee diverse», ha detto Giovanni Floris in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, come riporta l’agenzia di stampa AdnKronos.

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E che spesso siano le stesse persone, ha sottolineato il conduttore di ‘diMartedì’ su La7, non deve stupire. «Il no ai vaccini e il tifo spesso inconfessato per Putin sono il frutto del medesimo fenomeno culturale e politico: l’opposizione al sistema. E come chiudere gli occhi di fronte a questo fenomeno? Come si fa a non raccontarlo?», ha sottolineato Floris, che nell’intervista ha fatto notare come il suo programma non sia guardato solo da un pubblico di sinistra come i programmi di informazione Mediaset non piacciono solo a destra. Il giornalista si dice convinto che sia «giusto armare i resistenti ucraini. Così come è giusto portare Putin al tavolo delle trattative, a costo di chiamarlo venti volte al giorno, come ha spiegato Macron nell’intervista al Corriere; altrimenti, se non lo chiamano i leader democratici, lo chiameranno gli asiatici. Bisogna contrastare la dinamica dell’escalation. La colpa dell’Europa è non aver disinnescato Putin prima che agisse incontrastato; ora sarebbe giusto che qualcuno dei tanti suoi amici che ho visto sfilare in questi anni gli telefonasse… Ma quel che a me interessa, come giornalista, è riflettere su un modo di pensare». Floris ha messo in guardia sul fatto che «la logica del conviene o non conviene sta prendendo sempre più il posto di giusto o sbagliato». Quanto al suo talk, «l’ospite ideale è quello di cui non sai mai cosa potrà dire; e magari alla fine scopri che l’assassino è il detective. Non mi interessa la maschera; mi interessa il sincero. Puoi essere goffo, imbranato; ma se sei sincero il pubblico ti ascolterà». Infine la domanda sul ‘duello’ con Bianca Berlinguer (che va in onda nella stessa sera di ‘diMartedì’ ma su Rai3, con ‘Cartabianca’: «I sardi non duellano. Ricorda il grido di guerra della brigata Sassari? Forza paris!”. Che vuol dire: “Forza insieme», ha concluso Floris.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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