Flavio Tosi: «Io sbattuto fuori da Salvini. La Lega è un partito morto»
23/12/2019 di Enzo Boldi
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. La citazione di Antonello Venditti, però, è adatta solo in parte alla storia di Flavio Tosi. L’ex sindaco di Verona ed eurodeputato è tornato a parlare di quella che era la sua Lega Nord che adesso, ufficialmente anche per via del cambio di nome, non è più quella delle origini. Intervistato da Radio Unicusano Campus, uno dei genitori del Carroccio torna a parlare di quel che è diventato il partito, ora nelle mani di Matteo Salvini. E non ha usato proprio parole al miele nei confronti di quella creatura nata e formatasi anche tra le sue mani.
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«Quando sei leghista per 25 anni come me ci rimani per sempre, anche se Salvini mi ha buttato fuori. È la Lega che purtroppo come partito è morto – ha detto Flavio Tosi ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano -. Le battaglie per le quali io e quasi tutti i leghisti di quell’epoca entrammo in Lega sono state cancellate. Vengono utilizzate come slogan al nord, ma a livello nazionale il federalismo è un tema che è stato cancellato».
Flavio Tosi contro la Lega: è un partito morto
Un percorso che ha molte similitudini con le contestazioni che gli elettori del Movimento 5 Stelle hanno fatto ai pentastellati: «Basti guardare che prima eravamo pro-Catalogna e pro-Scozia, adesso Salvini è pro-Johnson e della Catalogna non parla più. In Lega Bossi mi chiamava l’italiano in modo dispregiativo perché non sono mai stato secessionista, io sono federalista, sono rimasto ai temi del federalismo e dell’autonomia».
Un uomo solo al comando
«Bossi dopo la malattia del 2004 non è più Bossi. Vorrebbe avere lo spirito e la verve di prima, ma mi ha fatto un po’ tenerezza vederlo parlare al congresso, perché Salvini fa e disfa come vuole, ormai la Lega è diventato il partito di Salvini, i consensi sono legati a Salvini». E lo dice uno che ha la Lega nel cuore. O quel che era la Lega.
(foto di copertina: COLLAGE / ANSA)