La figura da boomer del senatore che scambia lo slang «finsta» per un prodotto di Facebook

Un senatore democratico del Connecticut ha scambiato una parola gergale per uno dei prodotti di Facebook

01/10/2021 di Giorgia Giangrande

Durante una conferenza del Comitato di Commercio del Senato, riguardante l’impegno dell’azienda Facebook sull’impatto di Instagram sulle giovani ragazze, il senatore del Connecticut Richard Blumenthal ha chiesto al capo globale della sicurezza di Facebook se la società si sarebbe impegnata a porre fine a «Finsta», come se questa fosse uno dei prodotti dell’azienda.

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Il senatore del Connecticut e la parola Finsta

Per chi non lo sapesse, Finsta è uno slang, un termine gergale, con cui i giovani indicano i loro account secondari (o segreti), che utilizzano normalmente per limitare i loro contenuti ad una cerchia ristretta di pubblico, ad esempio solo ai loro amici. Il boomer alert si attiva nel momento in cui, verso la fine di una conferenza tenutasi in Connecticut, Richard Blumenthal – senatore di 75 anni – ha pensato che il termine facesse riferimento ad uno dei prodotti dell’azienda Facebook e, leggendo da alcuni appunti, ha chiesto ad Antigone Davis se la società – di cui lei è capo della sicurezza si sarebbe impegnata a «porre fine a Finsta». Nel modo più educato possibile e nel tentativo di non sminuire in alcun modo l’interlocutore, Davis ha risposto: «In realtà non facciamo ‘finsta’. Quello a cui si riferisce il termine sono i giovani che creano account dove potrebbero voler avere più privacy», e ha poi spiegato che i finsta non sono necessariamente fatti per garantire la privacy dai genitori, ma piuttosto per limitare il pubblico in alcuni casi.

Il senatore Blumenthal ha però incalzato: «Finsta è uno dei vostri prodotti o servizi. Non stiamo parlando di Google, o Apple, è Facebook, giusto?». E, come riporta Insider, Davis ha nuovamente spiegato che il termine è uno slang per un particolare tipo di account, al che il Senatore Blumenthal ha chiesto di nuovo se Facebook si impegnerà a terminarli. Insomma, c’è poco da fare quando si ha di fronte un vero boomerCon boomer infatti si intendono tutte quelle persone che sono nate tra il 1946 e il 1964, ovvero durante il periodo del notevole aumento demografico avvenuto in quegli anni, noto con il termine di baby boom, che proseguì in concomitanza con il boom economico. Il Senatore in questione è proprio nato nel 1946. Coincidenze? No, non crediamo.

Quindi, se da un lato non ci si dovrebbe aspettare che il presidente della sottocommissione per la protezione dei consumatori, la sicurezza dei prodotti e la sicurezza dei dati commetta un errore di questo tipo; dall’altro non va sottovalutato l’aspetto anagrafico del protagonista. Quante delle persone di vostra conoscenza, nate tra il 1946 e il 1964, saprebbero dare un’accezione corretta alla parola Finsta?

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