Il coraggio di Filomena, sfigurata dall’acido

07/05/2018 di Redazione

La Iena Nina ha intervistato Filomena, donna sfregiata dal marito con l’acido solforico. Filomena ha reagito, si è ripresa in mano la sua vita. A ridurla così suo marito Vittorio che, davanti alle telecamere, non mostra alcun segno di pentimento.

Nina – Riconosce questa signora?

Il marito – Sì, mia moglie

Nina – Lei l’ha ridotta così?

Il marito – L’ha voluto lei.

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Filomena conobbe Vittorio a 16 anni. Hanno avuto 38 anni di relazione. Vittorio era il suo primo amore ed ha continuato a rimanerci nonostante le contrarietà della sua famiglia.

Con il matrimonio Filomena scopre pian piano la realtà di questo amore malato. «Il leone era uscito dalla gabbia. Lui beveva superalcolici – spiega la donna – io volevo fare la crocerossina. Questo vizio dell’alcool l’ha portato a esser violento. Mi picchiava così, per futili motivi». La coppia ha tre figli. Filomena è rimasta comunque con suo marito, non lo denunciava, non aveva una indipendenza economica. Le botte continuavano, anche davanti ai bambini.

La donna lavorava con il marito in pescheria, a Salerno. Non aveva più una vita sociale. Si annichiliva sempre di più. Non parlava delle violenze nemmeno con la madre. Isolata. L’unica forza è quella nel crescere i suoi 3 bambini. Ragazzi che, fortunatamente, sono cresciuti con «sani valori». Poi, pian piano Filomena reagisce. Per tenersi in contatto con una cugina apre un account Facebook, mantiene rapporti con alcune parenti, inizia a truccarsi, a riprendere la sua vita. Piccoli segnali di normalità che per Vittorio rappresentano invece un affronto. L’uomo denuncia la donna dicendo che lei voleva farlo fuori. Filomena decide di separarsi. Siamo nel 2011. Vittorio decide di gettarle dell’acido in volto. In piena notte. «Guarda che ti do», queste le sue ultime parole.

Filomena lotta tra la vita e la morte. Ci riesce, recupera anche la vista. Ha alle spalle 30 interventi. Vittorio è stato condannato a soli 18 mesi. Ha ottenuto un patteggiamento per lesioni personali. Nemmeno tentato omicidio, nonostante il codice rosso della signora. Nessun risarcimento. Dovrebbe dare un mantenimento di 300 euro e non glielo da: risulta nullatenente. Eppure c’è la pescheria dove lui lavora.

Vittorio, raggiunto da Nina, non mostra alcun segno di pentimento. Anzi:

Questa donna mi ha portato all’esasperazione. Io geloso di mia moglie? Io viveva con una prostituta. L’ha voluta lei. Io ho già pagato. Lo rifarei di nuovo. Mi dispiace, è andata così

 

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