Il figlio di Beppe Grillo è stato accusato di stupro

06/09/2019 di Enzo Boldi

Una brutta storia di cronaca vedrebbe coinvolto Ciro Grillo, il figlio 19enne del famoso comico genovese e garante del Movimento 5 Stelle. Secondo il quotidiano La Stampa, infatti, il ragazzo sarebbe stato accusato e indagato – insieme ad altri suoi tre amici – per violenza sessuale di gruppo. A far partire la denuncia è stata una modella (coetanea degli altri ragazzi) di origini scandinave che i quattro avrebbero conosciuto in una discoteca in Sardegna. La violenza, secondo il racconto della giovane, si sarebbe consumata all’interno della villa di Porto Cervo di Beppe Grillo.

La vicenda ha dei contorni ancora non molto definiti e, come capita in queste occasioni, occorre attendere la fine delle indagini prima di valutare tutti i fatti. Secondo quanto riportato da La Stampa, però, i quattro giovani – tra cui il figlio Beppe Grillo – sono stati interrogati nella giornata di giovedì dal magistrato Laura Bassani, pubblico ministero della Procura di Tempio Pausania, che è la titolare del fascicolo dopo la denuncia della giovane modella di 20 anni.

Figlio Beppe Grillo accusato di stupro di gruppo

I quattro ragazzi, compreso Ciro il figlio Beppe Grillo, non avrebbero negato la notte trascorsa insieme alla ragazza, parlando – però – di rapporto consenziente con tutte le persone presenti nella villa di Porto Cervo. La giovane scandinava, invece, parla apertamente di stupro di gruppo subìto forse al termine di una serata fatta di eccessi e di alcol. Ma i ragazzi continuano a smentire questa ricostruzione.

I dubbi degli inquirenti

La Procura ha acquisito tutti gli smartphone e anche un video della serata. Quel filmato, secondo i legali della giovane, mostrerebbe la violenza, ma indiscrezioni parlando di interpretazione non univoca. Gli inquirenti, inoltre, hanno seri dubbi sui comportamenti della 20enne: dalla denuncia presentata solo una decina di giorno dopo i fatti (e al suo ritorno a Milano), alla vacanza prolungata di una settimana fino alle foto pubblicate sui suoi canali social dopo la presunta violenza sessuale subita.

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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