Fatturazione elettronica: come cambia da ottobre la situazione per i forfettari?
Cosa occorre fare per rispettare le tempistiche e le modalità di presentazione della stessa
26/09/2022 di Redazione
A partire dal 1° luglio 2022 è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i liberi professionisti con una Partita IVA a regime forfettario.
In particolare, si tratta di un cambiamento che in una prima fase va a interessare soltanto coloro che hanno superato i 25.000 euro di ricavi nell’anno precedente. Per tutti gli altri sarà necessario adeguarsi al provvedimento a partire dal 1° gennaio 2024.
Per i forfettari per cui già vige l’obbligo è importante ricordare che da ottobre 2022 cambiano le tempistiche previste per l’emissione: per non incorrere in sanzioni, infatti, visto l’imminente stop alla moratoria, sarà necessario procedere entro 12 giorni dall’operazione eseguita e non più entro un mese.
Fatturazione elettronica: la fine di un iter avviato nel 2019
L’obbligo all’emissione di fattura elettronica per i forfettari è l’ultimo di una serie di provvedimenti normativi che hanno visto la luce a partire dal 2019, anno in cui la legge è entrata in vigore per le aziende e tutti gli altri liberi professionisti.
Naturalmente, per generare la fattura elettronica bisogna avvalersi di un supporto elettronico; tuttavia, la principale differenza rispetto a quella cartacea risiede nel fatto che essa passa attraverso il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate, detto SDI, per poi rimanere salvata nell’area personale del cliente, accessibile facilmente grazie allo SPID.
Questo permette una maggiore trasparenza nei passaggi di prestazioni e di denaro e dà l’opportunità ad entrambe le parti di mantenere un controllo costante sul flusso delle fatture elettroniche emesse e ricevute.
Quale programma scegliere per emettere e ricevere fatture elettroniche
Attualmente è possibile avvalersi di programmi che hanno la funzione di automatizzare i sistemi di fatturazione con modalità piuttosto semplici e intuitive, così da muoversi sia nell’ambito della fatturazione attiva sia in quello della fatturazione passiva con dei meccanismi rapidi ed efficaci: basta semplicemente registrarsi ed iniziare a produrre e ricevere fatture.
Inoltre, questi software danno l’opportunità di conservare a lungo i documenti e di creare una rete che interconnetta il professionista con i clienti in modo tempestivo ed immediato. Si tratta di risorse come TS Digital Invoice, programma per la fatturazione elettronica di TeamSystem con cui è possibile gestire le operazioni di emissione, trasmissione e conservazione di questi documenti fiscali in modo semplice e veloce, nel pieno rispetto della normativa vigente.
Quali sono i principali vantaggi offerti dalla fatturazione elettronica
La fatturazione elettronica offre sicuramente una serie di vantaggi importanti. Innanzitutto, permette di risparmiare considerevolmente sia sui consumi di carta sia sui costi necessari per produrre le fatture e, poi, spedirle al destinatario qualora non vengano ritirate in presenza.
Inoltre, dà l’opportunità di conservare e consultare i documenti agevolmente senza bisogno di creare archivi di grandi dimensioni che vadano continuamente riorganizzati.
Contabilizzando subito i contenuti espressi dalle fatture, inoltre, è possibile ovviare ad errori o a dimenticanze che vadano poi a gravare sul bilancio annuale e che diventino complicati da risolvere a posteriori al momento della compilazione di quest’ultimo, quando non sempre è semplice ricostruire una cronologia parzialmente perduta.
La rapidità di trasmissione e il passaggio direttamente attraverso lo SDI aumenta la possibilità di gestire in tempi utili il rapporto con i clienti e di evitare l’emissione di una serie di comunicazioni per assicurarsi che la fattura sia stata ricevuta e, quindi, conseguentemente pagata, con possibili rallentamenti sulla fruizione del servizio offerto.
Questo comporta, inoltre, la crescita di fiducia ed efficacia nel legame tra professionista, fornitori e clienti, la creazione di uno storico dei movimenti e un controllo diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate, che diventa garante della sicurezza degli spostamenti di denaro e che ne certifica l’onestà e l’inattaccabilità.