Il Fatto Quotidiano ha ufficialmente eclissato il Movimento 5 Stelle

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La prima pagina del giornale di oggi e l'editoriale di Marco Travaglio sono il segno del tramonto

Si erano tanto amati, ma anche i grandi amori sono soggetti a crisi e – a volte – alla rottura. Non è una critica, ma una realtà oggettiva testimoniata dalla prima pagina di oggi de Il Fatto Quotidiano contro M5S. Il titolo d’apertura e l’editoriale di Marco Travaglio segnano la fine di una stima nei confronti del movimento pentastellato. Già prima del voto di fiducia al governo Draghi, i rapporti si erano incrinati. Almeno ideologicamente. Ora, però, la cacciata dei senatori e, probabilmente, anche dei deputati che hanno deciso di votare contro il nuovo esecutivo guidato dall’ex Presidente della Banca Centrale Europea, è diventata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.



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Ed ecco che oggi, venerdì 19 febbraio 2021, si arriva alla resa dei conti.



L’assist per la frattura lo ha fornito proprio il Movimento 5 Stelle con la decisione dei vertici di espellere i 15 senatori che mercoledì sera avevano votato contro la fiducia al nuovo governo Draghi. Una mossa che dovrebbe essere estesa anche ai 15 contrari, 12 assenti e 4 astenuti che ieri sera, a Montecitorio, hanno seguito la strada indicata dai ‘dissidenti’ di Palazzo Madama non appoggiando il nuovo esecutivo.



Fatto Quotidiano contro M5s, l’idillio si è eclissato

E, sempre in prima pagina, c’è l’editoriale di Marco Travaglio che – di fatto – rappresenta la linea del Fatto Quotidiano contro M5S. Questo il passaggio più significativo: «I parlamentari coerenti col giuramento fatto agli elettori “mai con B.” votarono contro o si astennero, ma, anziché essere rispettati come minoranza interna, furono espulsi da chi era andato al governo con B. (già “testa d’asfalto ”, “psiconano ”, “psicopedonano”), col Matteo maior (già “pugnalatore dell’Italia da mandare a lavorare a calci”) e col Matteo minor (già “ebetino” e “mino rato morale”)».

La coerenza richiesta

Insomma, il direttore de Il Fatto Quotidiano si scaglia contro l’incoerenza del Movimento 5 Stelle. Una presa di posizione che, visti i fatti degli ultimi anni, sembra essere un po’ tardiva. I pentastellati, infatti, hanno perduto la loro credibilità agli occhi degli elettori proprio dopo aver ottenuto la maggior parte delle preferenze alle Politiche del 4 marzo 2018. Prima l’alleanza con la Lega per il governo Conte-1 (contraddistinto dalle battaglie perse contro Tav, Tap, Ilva e molto altro). L’unica vittoria di rilievo – con tutte le criticità emerse nel corso degli anni – è stato il Reddito di cittadinanza. Poi altre delusioni per gli idealisti pentastellati, con l’alleanza con il Partito Democratico («Mai col Pd», «Il Partito di Bibbiano» e molto altro) digerita dietro la guida – ancora una volta – di Giuseppe Conte. Ora, come naturale evoluzione da Movimento a Partito, ecco l’alleanza per far parte del «governo dei migliori» guidato da Mario Draghi e con la collaborazione di Salvini e Berlusconi. Insomma, le 5 Stelle si stavano già eclissando. Ma solo ora il Fatto Quotidiano sembra essersene accorto.