Il supporto di Facebook per chiedere agli utenti se conoscono o sono in contatto con un estremista

È un test che la società sta iniziando a fare negli Stati Uniti, come confermato dai vertici di Menlo Park

02/07/2021 di Gianmichele Laino

Con la diffusione a macchia d’olio delle piattaforme social e con la proliferazione di contenuti estremisti che ormai vengono pubblicati anche alla luce del sole, è molto facile – persino per gli utenti più innocenti di Facebook – imbattersi in contenuti che incitano all’odio estremo, se non addirittura a contenuti di estremismo politico. Per questo, negli Stati Uniti, il social network sta inviando un prompt agli utenti, attraverso il quale si chiede se hanno preoccupazioni a proposito del fatto che qualcuno dei loro amici possa diventare un estremista. Si tratta di un metodo di prevenzione individuato dalla CNN e confermato dalla stessa società di Menlo Park.

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Facebook e gli estremisti, una nuova domanda per gli utenti

La domanda che Facebook rivolge ad alcuni utenti fa parte di un progetto più ampio – che è già noto da tempo – e che porta il nome di Redirect Initiative. È una iniziativa contro l’estremismo sui social network, un punto focale, dal momento che è lo stesso Facebook ad ammettere che, talvolta, casi di propaganda di questo tipo pubblicata attraverso la propria piattaforma sono sfuggiti al controllo degli amministratori. Per questo motivo, da qualche tempo, ha iniziato una vera e propria campagna di prevenzione, che prevede – tra le altre cose – anche la domanda sui contenuti postati dagli amici degli utenti raggiunti dal prompt.

Facebook contro estremismo

Del resto, questa informazione è stata confermata da un portavoce di Facebook, Andy Stone, direttamente alla CNN: «Questo test fa parte di un nostro lavoro più ampio per valutare i modi per fornire risorse e supporto alle persone su Facebook che potrebbero essere state coinvolte o essere state esposte a contenuti estremisti, o potrebbero conoscere qualcuno che è a rischio». Insomma, in questo modo sono gli amici di persone potenzialmente coinvolte che possono dare una mano concreta al sistema di vigilanza del social network per far scattare l’allarme rosso su un comportamento sospetto. Ovviamente, si tratta di una mossa che andrà verificata, perché non è improbabile che le segnalazioni possano, alla fine, rivelarsi non corrispondenti al vero. Lo screenshot del messaggio «Sei preoccupato che qualcuno che conosci possa diventare un estremista? Ci prendiamo cura di prevenire l’estremismo su Facebook. Altri nella tua situazione hanno ricevuto un supporto in via del tutto confidenziale» è diventato immediatamente virale.

Facebook aggiunge anche un link di informazioni in cui si possono ascoltare testimonianze di persone che sono riuscite a sfuggire a gruppi di estremisti che utilizzavano i social network per fare reclutamento.

 

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