Facebook annuncia il giro di vite sulle fake news contro i vaccini. Ma sarà davvero così?
I gruppi Fb che spammano disinformazione sono ancora online
10/02/2021 di Enzo Boldi
Dopo un avvio all’acqua di rose, il social network di Mark Zuckerberg ha annunciato un più incisivo giro di vite nei confronti di tutti quegli account e gruppi che condividevano e condividono notizie false sui vaccini anti-Covid e sulla pandemia. L’obiettivo, su segnalazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è quello di rimuovere tutta la narrazione – priva di riscontri scientifici – diffusa sui social network in modo errato, offrendo uno specchio della realtà ben differenti rispetto alle evidenze. Ma Facebook contro fake news vaccini sta funzionando realmente? Facendo una rapida ricerca sul social, la situazione sembra essere ben diversa.
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Partiamo da un chiarimento: andare a intercettare tutti i post pubblicati da tutti i profili in giro per il mondo è un qualcosa che richiede diverso tempo. Parliamo, infatti, di oltre 2,6 miliardi di utenti mensilmente attivi (e, secondo i dati relativi a un anno fa, circa 1,7 miliardi di utenti quotidianamente attivi). Questo mare magnum di profili rende più complessi i controlli. Detto ciò, noi ci limitiamo agli utenti italiani e prendiamo spunto dall’ultimo comunicato pubblicato da Facebook in cui si spiega come questo nuovo giro di vite sia partito dal mese di dicembre. Insomma, oltre due mesi fa.
Facebook contro fake news vaccini, il nuovo giro di vite
Qualcosa si è mosso, anche grazie ai team di debunker e fact-checker che segnalano quotidianamente quella realtà distorta reclamizzata e sponsorizzata da molti profili. Ma non tutto. Per vedere l’efficacia dell’azione di Facebook contro fake news vaccini basta andare sul motore di ricerca del social e cercare argomenti come ‘vaccini’ o ‘no vax’ per trovare pagine che pullulano di contributi di disinformazione al limite del paranormale, citando anche pensieri e parole decontestualizzate per favorire la narrazione No Vax.
Il futuro anche di Instagram
In attesa del reale cambio di passo di Facebook, gli stessi vertici del social network hanno annunciato una prossima immersione – più efficace rispetto a quel che si fa ora – anche nelle verifiche per quel che riguarda i contenuti pubblicati dagli utenti su Instagram. Finora, infatti, quando un iscritto pubblicava un contenuto inerente al tema Covid, compariva sempre un rimando all’Organizzazione Mondiale della Sanità per un’informazione più accurata. Ma ora, secondo quanto promesso dai vertici di Menlo Park, il giro di vite sarà più incisivo anche sul social della foto.