La Corte dei Conti dice che il contratto di Fabio Fazio è giusto: «Ma ormai il danno d’immagine l’ho subito»
10/12/2019 di Gianmichele Laino
Fabio Fazio ha appena commentato la decisione della Corte dei Conti che ha stabilito che il suo compenso in Rai, pari a 2,2 milioni di euro all’anno, è corretto. Non c’è stato alcun danno a un’azienda che, in realtà, per le prestazioni artistiche (come viene classificata quella di Fabio Fazio) non prevede alcun tetto di spesa. Il conduttore ha affermato, tuttavia, che dopo le polemiche subite proprio in merito al compenso, ha subito dei danni difficilmente compensabili: «Che tempo che fa nel frattempo è passata su Raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito».
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Fabio Fazio ha ricevuto un compenso equo
…e dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale:#ctcf ha un costo puntata inferiore del “50% della media dei programmi di intrattenimento Rai”. Nel frattempo #ctcf è su raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito. pic.twitter.com/kZQ16nZfna
— Fabio Fazio (@fabfazio) December 10, 2019
Ripercorriamo le ultime vicende sul caso di Fabio Fazio. Al termine della passata stagione televisiva, con il governo giallo-verde in carica, il conduttore è stato al centro di una lunga polemica sui suoi compensi e sulla sua presenza nella televisione pubblica. L’ideatore del format di Che Tempo Che Fa era riuscito a portare il suo programma nel prime time di Raiuno. Questo aspetto, tuttavia, non è mai piaciuto a Lega e a Movimento 5 Stelle: dopo estenuanti trattative, che hanno coinvolto anche l’ex direttore di Raidue Carlo Freccero, Fabio Fazio ha rivisto il suo compenso e ha accettato di passare su Raidue.
Fabio Fazio ha fatto risparmiare la Rai
La Corte dei Conti ha stabilito che il budget di Che Tempo Che Fa è pari al 50% di quello utilizzato per altre trasmissioni analoghe sul servizio pubblico. Inoltre, gli ascolti e gli incassi della pubblicità sono stati ampiamente in linea con le attese iniziali della Rai. Nonostante questo, Fabio Fazio è stato prima attaccato e poi, in qualche modo, ridimensionato.
Il destino di chi produce e fa risparmiare l’azienda di chi lavora: essere individuato come bersaglio, in virtù di un compenso che la magistratura contabile non ha ritenuto essere fuori budget, ed essere dato in pasto a un linciaggio mediatico che continua ancora.