Ricordate le battaglie di Di Battista&Co. contro gli F35? Il ministro Trenta annuncia l’acquisto di altri 28

30/05/2019 di Enzo Boldi

Nella storia della Repubblica italiana resteranno le battaglie in aula di Alessandro Di Battista e degli altri esponenti del Movimento 5 Stelle che, durante la scorsa legislatura, si erano resi protagonisti di appassionati interventi, tra Camera e Senato, contro la decisione del governo di acquistare nuovi velivoli F35 da dare in dotazione all’esercito italiano. Mozioni parlamentari, manifestazioni di piazza al fianco dei cittadini contrari a questa operazione e tanto clamore per una lotta dialettica. Ecco, qualche anno dopo e con il M5S al governo, il ministro delle Difesa ha annunciato l’arrivo di 28 nuovi velivoli per rinnovare la flotta.

«Il Dicastero ha autorizzato a procedere al completamento della prima fase del progetto, che vedrà la realizzazione e la consegna di 28 velivoli entro il 2022 – ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, rispondendo durante il question time al Senato ad una domanda del parlamentare di Forza Italia, Andrea Causin, sulle intenzioni del governo riguardo il programma F35 -. I velivoli finora consegnati sono 13, i cui contratti sono stati completamente finanziati, come previsto dal programma».

Il ministro Trenta annuncia l’arrivo di 28 F35 nuovi

Anni di battaglie, di promesse e di manifestazioni al fianco dei comitati cittadini contrari all’acquisto di nuovi velivoli F35. È tutto finito. Il ministero della Difesa, in rappresentanza non solo del suo dicastero ma di tutto il governo, ha dunque smentito quello che sembrava già esser stato messo nel dimenticatoio delle promesse elettorali mai realizzate dal Movimento 5 Stelle. L’ennesima presa di posizione messa nel dimenticatoio, come già accaduto con l’ex Ilva, la Tav e tanto altro.

La fine delle vecchie promesse del Movimento 5 Stelle

«L’impegno finanziario nel programma F35, così come era stato originariamente concepito, è di assoluta rilevanza nel quadro del budget della Difesa e per le finanze pubbliche e pertanto deve essere attentamente analizzato in un’ottica di valutazione complessiva del rapporto costi-benefici», ha proseguito il ministro Trenta al Senato. Un passo indietro – rispetto alle promesse – già paventato nel mese di dicembre. Ma ora ne è arrivata la conferma. Chissà se nella lista di fine 2019 di Luigi Di Maio (se sarà confermato alla guida del Movimento) ci sarà la spunta «fatto» al fianco della voce ‘F35’.

(foto di copertina: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

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