Expo 2015, altro che bamboccioni: le hostess di Padiglione Italia mandate a casa dopo un mese

E per fortuna che ci avevano raccontato che i giovani rifiutavano contratti da 1500 euro per lavorare ad Expo. «Non hanno voglia di lavorare questi giovani». E giù una sequela di insulti: «Viziati», «bamboccioni», «una generazione non abituata al lavoro», sentenziò qualche commentatore milionario. E invece….

DOSSIER EXPO: “In migliaia rifiutano 1500 euro per lavorare a Expo 2015″, ma i ragazzi raccontano un’altra storiaBamboccioni a chi? Tutte le testimonianze dei ragazzi che volevano lavorare a Expo 2015

E invece emerge una storia sconfortante. Il 31 maggio è stato l’ultimo giorno di lavoro per hostess e steward contrattualizzati da Manpower e impegnati in Padiglione Italia perché non stato rinnovato l’appalto tra la società interinale e Expo (o Padiglione Italia, le due entità si rimpallano la responsabilità), accordo previsto solo per il primo mese dell’Esposizione. Coinvolti, come riporta Repubblica, una quarantina di persone rimaste a casa dall’oggi al domani.

Expo 2015
(OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

«È STATO SCELTO UN ALTRO FORNITORE» –

La società ha fornito la spiegazione di quanto accaduto:

«Avevamo l’incarico per il primo mese, terminato il quale esisteva la libertà da parte di Expo di scegliere un altro fornitore»

IL MESSAGGIO AI LAVORATORI –

Ed a quanto pare la controparte si è presa questa libertà. A quanto pare sembra che il servizio garantito da Manpower non era considerato all’altezza. Certo i ragazzi impegnati in Padiglione Italia non si aspettavano di ricevere tale comunicazione nella propria casella di posta elettronica:

«Gentile lavoratore, la informiamo che il servizio di accoglienza presso Padiglione Italia gestito da Manpower si concluderà il 31 maggio 2015, per questo motivo il contratto di somministrazione da lei sottoscritto non potrà essere prorogato»

 

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«CI AVEVANO DETTO CHE IL RINNOVO SAREBBE STATO PRATICAMENTE AUTOMATICO» –

Chiaro e semplice. Purtroppo i destinatari sono ragazzi a cui era stato spiegato che il contratto, della durata di un mese, sarebbe stato comunque rinnovato:

«Ci hanno chiesto la disponibilità fino a ottobre abbiamo firmato solo per il primo mese ma ci avevano dato tutte le istruzioni per iscriverci sul loro sito, spiegandoci che il rinnovo sarebbe stato praticamente automatico»

E tutto si è concluso con un: «la preghiamo di riconsegnare entro tale data il pass di accesso al sito e badge per la timbratura direttamente presso la filiale Expo presente nel sito». Due steward hanno aggiunto: «Le comunicazioni sono terminate così ma la voce che gira è che la colpa sia da attribuire a una cattiva gestione del personale da parte di Manpower».

 

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