Banca Etruria, c’è una prima archiviazione per il padre di Maria Elena Boschi

23/02/2019 di Redazione

È arrivata una prima archiviazione per Pierluigi Boschi, padre della ex ministra Maria Elena Boschi, coinvolto nella vicenda Banca Etruria, di cui fu vicepresidente. Stando a quanto riportato oggi dal quotidiano La Nazione è stata archiviata l’accusa di falso in prospetto, un filone maturato all’interno dell’inchiesta su Etruria ad Arezzo per false comunicazioni ai risparmiatori. Un decreto del gip di Arezzo è emerso ieri a margine dell’udienza preliminare: restano imputati per la stessa accusa di falso in prospetto l’ex presidente della banca Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale Luca Bronchi e il funzionario Davide Canestri.

Banca Etruria, prima archiviazione per Pierluigi Boschi

Pierluigi Boschi figurava tra altri 18 indagati, membri del cda tra 2011 e 2014 e sindaci revisori per cui inizialmente il pm Julia Maggiore aveva aperto un fascicolo: in tutto 21 persone con dirigenti della banca. Ma lo stesso pm nel maggio 2018 aveva fatto richiesta di archiviazione per 18 su 21, una notevole scrematura riferita al fatto che il consiglio di amministrazione delegò il dg Bronchi ad occuparsi di redigere il prospetto per il collocamento di bond. La Nazione poi riferisce che il gip ha firmato l’archiviazione il 18 ottobre 2018.

La decisione è emersa ieri quando le difese di Bronchi, Fornasari e Canestri hanno fatto congelare l’udienza preliminare sollevando un’eccezione di compatibilità per il gup Fabio Lombardo, che avrebbe avuto contezza degli atti del procedimento nella sua funzione di giudice delle indagini preliminari.

La Nazione spiega inoltre che presto potrebbe arrivare per il padre di Maria Elena Boschi una seconda richiesta di archiviazione, per la liquidazione dell’ex dg Bronchi, formulata dalla Procura.

(Foto di copertina da archivio Ansa: Pierluigi Boschi)

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