eToro tra Copy Trading e deposito minimo: novità 2020
27/12/2019 di Redazione
Nel mondo finanziario e sulle pagine che parlano di economia, sempre più spazio si sono conquistati nel 2019 i broker di trading online. Si tratta di piattaforme di brokeraggio, capaci di dare accesso ai mercati finanziari ai propri utenti iscritti. Contando più di 5 milioni di utenti attivi e una piattaforma operante in oltre 135 paesi al mondo, eToro è sicuramente tra i broker che è saltato maggiormente agli onori delle cronache nell’ultimo anno.
Nel panorama del brokeraggio a livello europeo, come anche sul piano internazionale, eToro è visto come uno dei maggiori innovatori, in grado di introdurre alcune caratteristiche e funzioni, sul piano nella negoziazione di beni e titoli, che fino a poco tempo fa erano viste come pura utopia.
Tra le maggiori novità messe in campo da eToro vi è certamente il Social Trading e la sua funzione di cosiddetto “copy-trading” (che approfondiamo a breve), ma a interessare gli utenti ci sono anche le nuove politiche relative al deposito minimo. Alcune scelte del broker su queste tematiche sembrano poter impattare in modo decisivo la sua audience. Cerchiamo di capire cosa possa essere lecito aspettarsi nel 2020.
Le scelte sul deposito minimo: come si muoverà eToro?
Come è possibile evincere dalle pagine di Investingoal.it (uno dei principali portali italiani che si occupano del broker eToro e trading online), il broker negli anni ha adottato una politica flessibile sui requisiti per aprire un conto, che variava in base alle variazioni di mercato.
Come si legge nella guida “eToro deposito minimo”, stilata proprio dagli esperti di Investingoal, in passato il broker è arrivato anche a imporre fino a 500$ di deposito minimo. Qual è stata la risposta del pubblico?
Imponendo soglie così elevate per avere accesso a piattaforma e servizi, è chiaro che una buona parte del pubblico non ha lesinato lamentele rivolte ai vertici di eToro. Una cifra così elevata non permetteva agli aspiranti traders con minore disponibilità economica di iscriversi e negoziare.
Tuttavia, va valutato il contesto in cui si scelse di applicare questa politica. Nel 2017, negli ultimi mesi dell’anno, ci fu letteralmente un’esplosione dei mercati dovuta alla “bolla delle criptovalute”. In quel momento milioni di persone decisero di voler investire e si rivolsero a piattaforme come eToro.
Il broker, non riuscendo a far fronte a tutte le richieste che arrivavano sul sito, trovò un’unica soluzione: alzare il deposito minimo da 200$ a 500. Questa decisione è arrivata per frenare il flusso eccessivo di nuovi iscritti e scoraggiare i meno determinati a investire online in criptovalute.
Cosa aspettarsi per il 2020?
In questo momento, c’è stata un’inversione di tendenza. Esauritasi la “marea criptomonetaria”, anche eToro, ha deciso di tornare a un deposito minimo più adatto alle tasche di tutti. Sembra che per il 2020 sarà possibile iscriversi alla piattaforma e cominciare a fare negoziazioni a partire da un deposito di 200$.
Questa cifra dovrebbe rimanere fissa, a meno di grossi stravolgimenti nei mercati come quello del 2017, che portarono il broker a prendere provvedimenti repentini e drastici volti a tutelare la piattaforma e il suo buon funzionamento per gli utenti che già erano iscritti.
La politica di un deposito fissato a 200$, sembra essere stata recepita e apprezzata dall’utenza in quanto comunque è una soglia che permette anche di accedere alle funzionalità di Social Trading e Copy Trading, che alla fine sono quelle che spingono il pubblico a scegliere eToro rispetto ad altre piattaforme di brokeraggio.
Insomma, sembra proprio che non ci sia da aspettarsi un 2020, particolarmente movimentato da questo punto di vista. Che si prospetti un nuovo anno di crescita esplosiva per le piattaforme come eToro?