L’esperto scelto dalla ministra M5S boccia l’autocertificazione sui vaccini
03/09/2018 di Redazione
Il presidente della Commissione nazionale vaccini, un esperto scelto dalla ministra M5S, boccia l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola proposta dai pentastellati. È quanto emerge da un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Repubblica (di Michele Bocci). A parlare è Vittorio Demicheli, epidemiologo, indicato dalla titolare della Salute Giulia Grillo e distante dalle posizioni dei cosiddetti ‘no vax’, che si oppongono alle vaccinazioni obbligatorie. Anche se passasse – ha detto sull’emendamento Taverna che permetterebbe anche ai bimbi non vaccinati di frequentare asilo nido o materna – le conseguenze sulla salute pubblica non sarebbero disastrose. L’allontanamento da scuola non è fondamentale. I bambini immunodepressi dopo un trapianto, ad esempio, rischiano di prendere tante malattie non coperte da vaccino. L’importante comunque è fare bene le classi. Parlo però dal punto di vista scientifico, da quello pratico la situazione è diversa».
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Vaccini, l’esperto scelto dalla ministra M5S dice no all’autocertificazione
«Non condividevo – ha continuato l’esperto scelto dalla ministra Grillo per guidare la commissione sui vaccini – la superficialità con cui un anno fa la legge sui vaccini obbligatori è stata fatta per ‘necessità ed urgenza’, allo stesso tempo ritengo che non sia il caso di fare di nuovo lo stesso errore, cioè cambiare tutto con un altro decreto. I servizi vaccinali sono stressati dalla legge sull’obbligo adesso un contrordine bloccherebbe la macchina. Finché non viene fatta una nuova legge organica, per favore lascino in piedi quello che abbiamo». Demicheli sull’obbligo vaccinale, poi: «In certe situazioni può servire, anche se bisogna sempre lavorare sul convincimento delle persone più che sulle imposizioni. Si sta studiando una legge che prevede l’obbligo solo per certe aree geografiche e determinate malattie, se le coperture sono basse. L’importante è che questo non diventi una categoria morale, come è stato inteso nel decreto Lorenzin, ma semplicemente uno strumento». Per l’esperto bisogna anche mantenere l’obbligo sul quadrivalente (anti-morbillo, parotite, rosolia e varicella).
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)