Enzo Miccio non ha mai scritto «quel troglodita del senatore Pillon» né «matrimonio di schiaffi»

Enzo Miccio non ha mai scritto un post sul senatore Simone Pillon, si tratta di un post fake creato ad arte da una pagina su Facebook, ma che nei social sta circolando come se fosse reale

28/10/2021 di Giorgia Giangrande

In seguito all’archiviazione del Ddl Zan di ieri mattina, è riemersa quella goliardia che collega il senatore Simone Pillon – tra le figure in prima linea contro l’approvazione del disegno di legge – e il wedding planner e stilista Enzo Miccio. In particolare quest’ultimo, secondo un post creato dalla pagina Facebook Socialisti Gaudenti, sembrerebbe l’autore di un contenuto social contro il suo sosia Pillon. La realtà dei fatti però è che Enzo Miccio non ha mai scritto quel post su Pillon e l’aver specificato in un secondo momento che si tratti di un edit sta facendo circolare il post come se fosse reale.

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Enzo Miccio non ha mai definito Pillon un «troglodita»

Secondo quanto hanno creato gli amministratori della pagina, il post firmato Enzo Miccio comunicherebbe questo messaggio: «Il prossimo che allude, anche simpaticamente, alla somiglianza tra il sottoscritto e quel troglodita del senatore Pillon, si ritrova in un matrimonio di schiaffi». Un contenuto quasi verosimile, dato che l’utilizzo del termine matrimonio non è casuale e dato che in tanti – effettivamente – trovano una somiglianza tra i due uomini.

L’errore grave in cui cadono quasi tutti coloro che – senza volerlo – contribuiscono alla diffusione delle fake news è che viene specificato in un secondo momento che si tratta di un fake di loro produzione. Infatti, se tra le informazioni del post si clicca su «Visualizza cronologie modifiche», si può notare come sia stato apportato un edit alla didascalia del (non)post di Enzo Miccio: «(chiaramente è un fake di nostra produzione)». Anche se fossero passati soltanto pochi minuti dalla pubblicazione del post alla specificazione della non autenticità, quei minuti sono stati determinanti per dare a quel contenuto vita propria.

Infatti, il fake è già balzato fuori dalla piattaforma Facebook per entrare su Twitter senza alcun alert che non si tratti di un post originale:

E anche tra le condivisioni del post Facebook, alcune persone aggiungono come didascalia frasi che fanno intuire come agli utenti sia sfuggito che non si tratti sul serio di un post di Enzo Miccio su Pillon. Una persona scrive: «E ha ragione, ha. È ora di smetterla! Se fosse passato il ddl Zan,saremmo tutti querelati. Oooh…(leggiamo bene quello che vorremmo si approvasse)»

In questi casi, la raccomandazione è quella di evitare di creare contenuti ad hoc, con un taglia e cuci che può davvero dare l’illusione di essere reale; ma anche quella di verificare sempre la fonte e l’attendibilità di un determinato testo. Specie sul web, soprattutto sul web. Perché, mentre i Socialisti Gaudenti hanno temporeggiato prima di specificare che si trattava di un fake di loro produzione, ben 49 persone potrebbero averlo condiviso pensando che fosse autentico. E da quelle 49, potrebbero averlo condiviso altre 49 e così via. Effetto fake news.

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