Emanuele Filiberto: «Durante la guerra avrei fatto fatto resistenza antifascista»

11/06/2020 di Enzo Boldi

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di Emanuele Filiberto dopo la sua discesa in campo ‘per difendere gli italiani’. Il suo progetto-movimento ‘Più Italia’ è stato lanciato nei giorni scorsi, non ottenendo – leggendo i commenti – quel successo aspettato. Ma l’erede di Casa Savoia ha grandi piani per il futuro e anche nel recente passato si è spesso occupato – attraverso dichiarazioni – di quel che succede all’interno della complicata e instabile politica italiana.

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Nella sua ultima intervista, rilasciata all’irriverente trasmissione di Radio24 La Zanzara, Emanuele Filiberto non ha solo parlato dell’attualità politica nostrana, ma anche di un riverbero passato che risale alla Seconda Guerra Mondiale, dopo che il fascismo si era preso il potere in Italia trascinando il nostro Paese nel conflitto al fianco della Germania. E l’erede di Casa Savoia, con un occhio al passato, dice di non avere dubbi sulla fazione che avrebbe appoggiato in quel periodo storico.

Emanuele Filiberto e la resistenza antifascista

«Avrei fatto la resistenza antifascista, sicuramente – ha detto Emanuele Filiberto rispondendo alle domande di David Parenzo e Giuseppe Cruciani -. Mussolini ha portato il paese allo sfascio». Una dichiarazione che ha portato i social a riprendere un suo vecchio post in cui si scagliò contro le associazioni di Partigiani in Italia. Poi, però, (era il maggio del 2016) l’erede di Casa Savoia si difese dicendo che qualcuno aveva utilizzato il suo account per postare un pensiero che non era suo.

Il taglio dei parlamentari

Tornando all’attualità più stingente, Emanuele Filiberto ha detto di non avere alcuna intenzione di scendere in politica e che non entrerebbe mai in Parlamento. Ma di una cosa è certo: «Ci sono persone molto più in gamba di me – dice Emanuele Filiberto – che ne sanno molto di più, e loro dovrebbero andare in Parlamento. Oggi ci sono troppe persone in Parlamento, andrebbero tagliate».

(foto di copertina: da Mattino 5, Mediaset)

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