Ali Agca, l’uomo che sparò a Giovanni Paolo secondo, dice: «Emanuela Orlandi è viva e sta bene»

25/07/2019 di Enzo Boldi

«Emanuela Orlandi è viva e sta bene». Lo scrive in una lettera aperta alla stampa internazionale Ali Agca, l’ex terrorista turco condannato per l’uccisione del giornalista Abdi İpekçi nel 1979 e per il tentato omicidio del Papa Giovanni Paolo II del 13 maggio del 1981, quando sparò tra la folla di una gremita piazza San Pietro per cercare di uccidere il Pontefice. Visto il personaggio – e ricordando alcune sue dichiarazioni e ‘rivelazioni’ del passato – tutto questo va preso con le molle.

«Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni – ha scritto Ali Agca in una lettera aperta alla stampa internazionale in cui torna a parlare del caso della ragazza 15enne scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma -. Non fu mai sequestrata nel senso classico del termine, ma è rimasta vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati anche con il Terzo Segreto di Fatima». L’ex terrorista, dunque, lancia l’ipotesi di un complotto che ha visto la giovane vittima di un qualcosa che va oltre al mero sequestro di persona.

«Emanuela Orlandi è viva e sta bene». Dice Ali Agca

E nella sua accusa, non confermata e che – comunque – appare come il classico ‘sparare nel mucchio’, l’ex terrorista turco tira in ballo anche la Cia che «rivelare i suoi documenti segreti». Parole che, al momento non trovano riscontri e che ricalcano in pieno quanto Ali Agca disse già nel 2016 partecipando alla trasmissione Rai ‘Chi l’ha visto’ quando, parlando proprio del caso Emanuela Orlandi, disse: «Fu la Cia, con la collaborazione di qualcuno all’interno del Vaticano».

Le promesse mai mantenute dall’ex terrorista

Già all’epoca Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, disse che Ali Agca gli aveva già raccontato queste cose solo che gli aveva promesso di fornirmi dei documenti per confermare questa sua tesi. Cosa mai avvenuta, ma a distanza di tre anni l’ex terrorista prova a ritirare fuori la stessa storia, dicendo che la ragazza scomparsa nel 1983 è ancora viva e gode di buona salute.

(foto di copertina: archivio ANSA)

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