Nonostante le ultime vicende che l’hanno vista come protagonista, creando grande malumore e imbarazzo tra i pentastellati, Elisabetta Trenta ha provato a candidarsi come facilitatore del Team del Futuro del Movimento 5 Stelle. La domanda presentata, però, è stata respinta e il suo nome non rientrava tra quelli votabili. Dopo l’esito finale, con la scelta ricaduta su Paola Taverna e Danilo Toninelli e altri rappresentati (alla fine saranno in 12), l’ex ministro della Difesa si è detta stupita di questo trattamento e ha annunciato una conferenza stampa.
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«Incredibilmente non è stata fornita alcuna spiegazione, e questo episodio conferma le perplessità su alcuni processi decisionali dei vertici del Movimento – ha spiegato Elisabetta Trenta che, lunedì scorso (9 dicembre) aveva presentato il proprio Team del Futuro -. Nei prossimi giorni, convocherò una conferenza stampa, in occasione della quale fornirò la mia interpretazione di quel che mi è accaduto nelle ultime settimane, presentando un articolato dossier, a partire dalla mia esperienza di Ministro della Difesa per 14 mesi».
Elisabetta Trenta, dunque, fa intendere – tra le righe – che l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle (in particolare dei vertici) sia mutato ultimamente per quanto accaduto il mese scorso. La vicenda è quella che riguarda la sua abitazione istituzionale mantenuta (passando di mano al marito) nonostante la fine del suo mandato del 5 settembre scorso. Una storia che ha lasciato grande perplessità nel Movimento 5 Stelle, anche per le motivazioni date dall’ex capo della Difesa.
«Ritengo di essere vittima di una trama agita da alcuni poteri forti, ma non intendo mollare la presa – ha concluso Elisabetta Trenta -. Ribadisco il mio convincimento nei valori fondanti il Movimento delle origini, ed intendo continuare la mia battaglia civile e politica, forte anche del sostegno di migliaia di attivisti e sostenitori. Non mollerò».
(foto di copertina: ANSA/FILIPPO ATTILI/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI)