Edimburgo, la testimonianza degli italiani nell’emergenza coronavirus

C’è anche chi, come Sara Badilini, è arrivata a Edimburgo nel corso dell’emergenza coronavirus, quando questa non era ancora nella sua fase acuta. Non ha avuto alcun problema a lavorare per il suo ente di volontariato in questi giorni, mentre all’aeroporto le hanno chiesto solamente la provenienza: l’unico ostacolo sarebbe stato rappresentato da un suo arrivo da una delle zone rosse. «Quattro giorni fa mi hanno chiesto di mettermi in isolamento per due giorni, cioè quando sarebbero scaduti i 14 giorni dal mio arrivo nel Regno Unito dall’Italia. Ma io, nei 12 giorni precedenti ho girato in maniera indisturbata per la Scozia, avendo contatti stretti con persone che viaggiano sui mezzi pubblici, con le persone al lavoro, con il mio coinquilino. L’emergenza non è affatto avvertita come in Italia».

Anche Simona Badilini ha partecipato all’iniziativa Insieme nel mondo.

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