Roma come «The Sims», il sistema del pedaggio come nel famoso videogioco
04/09/2018 di Enzo Boldi
Il Comune di Roma sta per attivare il suo Ecopass. Manca solo l’approvazione dell’Assemblea capitolina e poi il progetto del Movimento 5 Stelle di far pagare il pedaggio a tutti coloro i quali vorranno entrare nelle zone semi-centrali della città diventerà effettivo. Il metodo The Sims – il famoso videogioco che permette di creare una propria città virtuale, con la possibilità di inserire caselli e pedaggi a ogni angolo della propria metropoli – voluto da Virginia Raggi partirà in via sperimentale, prima di diventare effettivo entro il 2020.
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Addio alle code sul Lungotevere? Facendo i conti in tasca al comune di Roma, non sembra esser questo l’obiettivo. Nonostante le dichiarazioni di facciata di assessori e membri della Giunta capitolina – che hanno parlato di provvedimento a tutela dell’ambiente e del verde, con la mira puntata verso una riduzione del traffico automobilistico – l’Ecopass romano servirà a immettere fondi e liquidità nelle casse dell’amministrazione, da sempre alla ricerca di fondi per coprire i buchi di bilancio propri e delle sue municipalizzate, Atac in testa. Un principio utilizzato anche in The Sims, dove il giocatore poteva render floride le finanze della propria città attraverso i pedaggi selvaggi.
Ecopass Roma, ipotesi di 2 euro a ingresso
A livello tecnico – ed economico, per le tasche dei romani che ogni giorno sono «costretti» a recarsi in centro città per lavoro – ancora non sono state diffuse le cifre per il pedaggio, ma le ipotesi parlano di un ticket da 2 euro per ogni accesso alla zona sottoposta a Ecopass. Il progetto in Italia è già stato adottato da un’altra grande metropoli, Milano, ma le differenze tra i due modelli di città sono evidenti.
Ecopass Roma come Milano, ma le differenze sono enormi
Innanzitutto la vastità dell’area interessata: la zona sottoposta a Ecopass a Roma sarebbe più grande e il flusso di persone – anche per la differenza di abitanti che vivono nelle due metropoli – che ogni giorno si trovano a passare per le zone semi-centrale della capitale è di tre volte superiore rispetto al capoluogo meneghino. Poi, c’è la questione mezzi pubblici, con Milano che si trova distante anni luce (per efficienza e numero di vetture e linee metropolitane) rispetto a Roma.
Ecopass Roma, altro salasso per i cittadini della Capitale
Insomma, il progetto e le belle aspettative sono lodevoli, ma sembrano essere inapplicabili in una città come Roma. Ora Virginia Raggi dovrà fare muro alle ire dei cittadini romani che si troveranno a pagare un’altra tassa – perché si tratta di questo – oltre a quella per i parcheggi (è al vaglio anche l’ipotesi di un aumento delle tariffe) sulle strisce blu. Il tutto senza pensare agli accorgimenti dal punto di vista della mobilità, con mezzi sempre più fatiscenti e linee fantasma che (non) collegano le diverse zone della Capitale.
(foto di copertina: Mappa Ztl centro città di Roma)