Duello Renzi-Travaglio, leader Iv: «Il Fatto è mio vitalizio»
Dossier Rondolino? Per distruggere quotidiano basta il direttore
13/11/2021 di Redazione
«Questa email è stata inviata da Rondolino come ipotesi di scuola, a cui ovviamente nessuno ha dato corso. Per distruggere il Fatto Quotidiano basta il pregiudicato Marco Travaglio, perché è un diffamatore penale. Il Fatto Quotidiano è il vitalizio per me e la mia famiglia. Io non ho risposto per email ma ho detto di no alla proposta di Rondolino perché noi siamo diversi dal Fatto Quotidiano». Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
Il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha replicato così: «Io ho avuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione, Renzi confonde i reati di opinioni, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano». Poi ha ripreso la parola Renzi: «Quello che è successo (nell’inchiesta su Open, ndr) è un hackeraggio di Stato. Hanno preso il telefonino di centinaia di persone. Hanno preso illegalmente il mio conto corrente e lo hanno spiattellato in prima pagina. Ma la verità è che a Travaglio gli rode perché ho mandato a casa Conte. È per questo che c’è una campagna di odio contro di me. Per distruggere il M5s è bastato farli governare. Perché sono andati al governo e hanno cambiato idea sulla Tap sulle Olimpiadi. Travaglio è un pregiudicato, l’hanno condannato, mica è colpa mia: la prossima volta non faccia reati. Ma ‘galoppino di Berlusconi’ lo dice a qualcun altro. Travaglio è uomo della doppia morale. Il giorno in cui Travaglio smetterà di dire bugie su di me io smetterò di dire la verità su di lui».
Sulla vicenda Open «io non ho detto mie opinioni, ho solo letto una lettera dei collaboratori di Renzi: se quella lettera fosse uscita dalla mail di Casaleggio e se i nomi e i metodi usati fossero stati anziché l’elenco dello stato maggiore dei 5 Stelle e di altri giornalisti, il senatore ora starebbe strepitando chiedendo dimissioni di massa. Giudicheranno i telespettatori», ha concluso Travaglio.
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