C’è crisi: la Dps, collegata a Trony, fallisce. A rischio punti vendita e posti di lavoro
19/03/2018 di Redazione
La Dps, società che detiene il maggior numero di aziende del marchio Trony – 43 in Italia – ha dichiarato fallimento. Immediata la reazione dei lavoratori, che si sono mobilitati con un sit-in in Puglia, dopo che l’annuncio è avvenuto nella regione. I dipendenti che rischiano di essere colpiti dal licenziamento sono in tutto 500 in Italia.
I negozi che oggi sono rimasti chiusi – spiega Il Sole 24 ore – sono in Liguria, Piemonte, Lombardia (dove sono a rischio 140 dipendenti con 9 punti vendita fra cui il negozio di San Babila) Veneto, Friuli e Puglia. A Bari i lavoratori si sono già mobilitati in un sit-in. Anche perché i posti che saltano sono circa 120.
CRISI: I GRANDI MARKET CERCANO DI SOPRAVVIVERE TRA SEXY TOYS E NUOVI ARTICOLI
E in tempi di crisi si corre ai ripari. Come riporta Alessandra Puato per L’Economia – Corriere della Sera:
MediaWorld diversifica con i sex toys, Auchan riparte con «La mia salumeria». Sono i due estremi della tenaglia che sta strozzando la grande distribuzione in Italia. La catena di elettronica controllata da Mediamarket sta suscitando dibattito sul web per la sua nuova offerta eterogenea. Ha perso 17,3 milioni nel bilancio al 30 settembre scorso (con però 2,05 miliardi di ricavi, quasi un terzo di Esselunga), ha annunciato la chiusura dalla fine di questo mese dei punti vendita di Grosseto e Milano Stazione centrale e la fine del contratto di solidarietà dal 30 aprile, temuto preludio agli esuberi (che l’ azienda smentisce).
(Foto via Facebook Trony)