La dottoressa del pronto soccorso di Spoleto su Facebook: «I migranti andrebbero annegati al largo»
28/08/2018 di Redazione
Nei guai per un commento razzista sui migranti. Una dirigente del pronto soccorso di Spoleto (Asl 2) ha interagito con gli altri 38mila utenti del gruppo Facebook dedicato ai medici Doctorsinfuga, esprimendo la sua idea sui flussi che, in questi giorni, stanno arrivando in Italia. La sua analisi non sembra affatto lucida, dal momento che alla fine del suo ragionamento la dottoressa afferma: «Andrebbero annegati al largo». Nel corso del suo post, poi, ha anche utilizzato altre espressioni offensive, definendo i migranti «negracci con le nike e trippe piene» che hanno la scabbia a causa delle «violenze perpetuate».
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Dottoressa Spoleto contro i migranti, l’accusa di Selvaggia Lucarelli
Il post è stato segnalato il 25 agosto dall’editorialista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli, che ha dato risalto – attraverso i suoi profili social – alla questione: «Dal gruppo fb Doctorsinfuga, 40 000 iscritti – ha scritto la Lucarelli -. La dottoressa G, che come è facile evincere dalla parole misericordiose, opera presso l’ospedale della MISERICORDIA».
Il Messaggero, nelle sue pagine locali, ha verificato come la Asl abbia avviato un procedimento disciplinare nei confronti della dottoressa, mentre – con ogni probabilità – la stessa cosa sarà fatta anche dall’Ordine dei medici, che avrebbe ricevuto una serie di segnalazioni in merito alla vicenda della dottoressa che si è espressa in maniera così volgare (e razzista) nei confronti dei migranti. «Quel post non è compatibile con il giuramento di osservanza al Codice Deontologico ed ai principi di base non solo dell’appartenenza alla comunità medica, ma anche della normale società civile – ha detto Giovanni Leoni della Federazione nazionale degli ordini dei medici e odontoiatri (Fnomceo) -. È certo che l’Ordine dei Medici di riferimento farà i passaggi necessari dal punto di vista disciplinare».
Dottoressa Spoleto, il procedimento disciplinare
All’interno del gruppo Doctorsinfuga, diversi colleghi della donna si sono dissociati e le hanno chiesto di scusarsi. In poco tempo, il suo profilo è stato assalito da diversi utenti dei social network, tanto da costringerla a limitare la privacy dell’account. Il direttore dell’ospedale di Spoleto Luca Sapori ha voluto esporre il suo pensiero al quotidiano Il Messaggero, proprio per ribadire la distanza rispetto alle parole del suo medico: «Abbiamo ricevuto la segnalazione e l’azienda ha subito avviato un procedimento disciplinare – ha affermato -. Espressioni del genere non sono certamente accettabili, ora se ne occuperà l’apposita Commissione».
L’ospedale di Spoleto FOTO ARCHIVIO/ANSA (2015)