Salvini ha capito che Google «prova a censurare il Natale»

Tutto per la spiegazione data al suo attuale Doodle, l'alterazione temporanea del logo sulle home page di Google in occasione di una ricorrenza

08/12/2021 di Gianmichele Laino

Questa cosa della presunta censura del Natale sta davvero sfuggendo di mano. Avete presente i Doodle? Sì, è vero: a volte i siti di notizie online abusano un po’ di questa trovata molto caratteristica di Google che, a volte, altera l’home page del suo motore di ricerca per commemorare un particolare periodo dell’anno, un anniversario o un personaggio che, in qualche modo, ha fatto la storia (non soltanto di internet). Tuttavia, oggi ci troviamo a parlare del doodle sul Natale perché Google – utilizzando simboli davvero poco equivoci come delle lucine natalizie a contornare il suo marchio – ha utilizzato la spiegazioneFestività stagionali 2021 per descriverlo.

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Doodle sul Natale e l’interpretazione di Salvini

È bastato questo a far gridare allo scandalo prima i giornali di destra e poi gli esponenti politici sovrasti. Riproponendo un titolo del Secolo d’Italia, infatti, Matteo Salvini si è detto convinto che «qualcuno prova a censurare», invitando i suoi followers a farsi sentire e ad augurare a tutti una buona festa dell’Immacolata.

Ovviamente, l’onda da cavalcare è quella di qualche giorno fa, quando si è avuta notizia di un regolamento di comunicazione interna alla Commissione Europea in cui si invitavano i dipendenti a evitare delle espressioni troppo legate alle tradizioni religiose di ciascuno, partendo dal presupposto che non tutti i dipendenti della Commissione Europea sono cattolici o sono religiosi e che, quindi, a Natale potrebbe essere opportuno utilizzare delle espressioni generiche di augurio, nel nome dell’inclusività.

Da lì, si era diffusa una narrazione sulla Commissione Europea che voleva vietarci di dire “buon Natale” che ha costretto – per evitare confusioni di tipo comunicativo – il dipartimento dedicato a ritirare le linee guida interne per i dipendenti. Un elemento che ha comunque fatto esultare la destra sovranista italiana, che ha rivendicato il risultato quasi come se fosse il suo.

Perché si è scelta l’espressione “Festività stagionali”

Ora, Salvini ci riprova con Google. Che – lo ricordiamo – è un’azienda privata, non è una istituzione, ha la sua casa madre negli Stati Uniti, a Mountain View, ha migliaia di dipendenti nel mondo che parlano diverse lingue e che si confrontano quotidianamente con diverse culture. La scelta della spiegazione data al suo doodle sul Natale non è altro che un modo di comunicare che, da qualche tempo, si è diffuso negli Stati Uniti: quando si avvicinano delle festività religiose come il Natale, infatti, si preferisce utilizzare l’espressione season’s greetings (la spiegazione “festività stagionali” sembra proprio un calco linguistico generato automaticamente dal sistema di traduzione di cui si avvale il motore di ricerca e che è uno dei suoi strumenti più utilizzati). Questa formula, ovviamente, è più onnicomprensiva (non prevede soltanto l’augurio per il Natale, ma anche per gli ultimi giorni dell’anno) e permette un diverso livello di inclusività.

L’ennesima polemica sterile, dunque, nel nome di una presunta difesa delle tradizioni e dei valori.

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