I politici e i sindacati che hanno diffuso la bufala del docente che si è dato fuoco per protestare contro il vaccino

La famiglia ha smentito che quel gesto fosse relativo a una sospensione dall'insegnamento in quanto non vaccinato. Ma lo sciacallaggio è proseguito lo stesso

02/02/2022 di Enzo Boldi

Alcuni non hanno avuto rispetto e hanno pubblicato e condiviso il video di quei tragici istanti davanti alla Caserma dei Carabinieri di Rende (in provincia di Cosenza e non di Salerno come erroneamente scritto in precedenza). Altri hanno fatto sciacallaggio, attribuendo quel gesto a una protesta di un professore no vax sospeso dall’insegnamento proprio per non essersi vaccinato. In entrambi i casi, la storia del docente che si dà fuoco è stata raccontata male e strumentalizzata anche da politici (attualmente in parlamento e non solo), ma anche sa alcuni sindacati. Ma la verità era ben altra, come spiegato dalla famiglia dell’uomo.

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Marco Rizzo, la senatrice Bianca Laura Granato (che poi, con un artifizio, ha modificato il post dopo aver dato in pasto al suo popolo social la notizia ricostruita per seguire la sua ideologia no vax e anti Green Pass). Ma anche il sindacato UIL Scuola di Monza e Brianza.

Docente si dà fuoco

Un post che, però, è stato rimosso una volta venuti a conoscenza della non correlazione tra il gesto del docente e la sua (non) sospensione dall’attività perché non vaccinato, ha rimosso il post e chiesto scusa.

Ma sulla storia del docente si dà fuoco fuori dalla Caserma dei Carabinieri di Rende è stata avanzata la classica narrazione per portare acqua al mulino delle proprie convinzioni, senza conoscere la sua storia e mettendo alla berlina quel suo gesto con la condivisione sui social (fenomeno molti diffuso) di quel filmato.

Docente si dà fuoco per protestare contro vaccino, la bufala

E prendiamo come esempio non gli utenti “non noti” che utilizzano i social, ma chi fa politica e dunque ha un appeal sul pubblico. Partiamo da Marco Rizzo, il cui post è ancora visibile sulla sua pagina Facebook.

Docente si dà fuoco

Discorso analogo per quel che riguarda la senatrice della Repubblica Bianca Laura Granato, tra le prime a diffondere la notizia del docente si dà fuoco davanti alla Caserma dei Carabinieri di Rende. Con tanto di pubblicazione del video. Ora il post risulta visibile con questa dicitura.

Docente si dà fuoco

Ma per quasi venti ore, la sua narrazione è stata ben differente. Senza conoscere la storia dell’uomo e i reali motivi che lo hanno portato a quel gesto davanti alla Caserma dei Carabinieri. E per vedere cosa scriveva la senatrice basta andare a vedere le modifiche fatte a quel post.

Bianca Laura Granato

Si dava per scontata la protesta, dandosi fuoco, contro l’obbligo vaccinale per entrare nelle scuole e insegnare. Ma il 33enne, che lavora in una scuola nel Milanese, era vaccinato e le norme relative all’emergenza sanitaria non c’entra nulla con il suo gesto.

Le parole della famiglia

Gli avvocati della famiglia dell’uomo hanno messo a tacere le illazioni avanzate sui social (dai politici e non solo): «Spiace che siano state diffuse notizie infondate circa le motivazioni del gesto e che si stia speculando su una vicenda che richiederebbe il giusto rispetto e un doveroso silenzio. Il gesto non è in alcun modo riconducibile ad una protesta per il mancato Green pass, visto che al nostro parente erano già state inoculate le prime due dosi di vaccino e si era in attesa della terza. Chiediamo, dunque, silenzio e rispetto del dolore e della privacy, purtroppo già ampiamente violata, anche per consentire al personale sanitario di agire nel migliore dei modi e senza alcuna pressione mediatica». L’uomo, attualmente, si trova ricoverato a Napoli nel tentativo di salvare la sua vita compromessa da quelle forti ustioni su tutto il corpo. Le motivazioni di quel gesto rimarranno personali (come dovrebbe essere in tutti i casi simili), ma non c’entra nulla quello sciacallaggio (l’ennesimo) fatto sui social da politici e no vax vari.

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