Disney e le major firmano un accordo per salvare la pellicola e il cinema

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Ormai il mondo del cinema sta profondamente cambiando e si è passati in modo ormai sostanziale dalla pellicola al digitale, ma c’è chi ancora lotta per tenere in vita l’antico mezzo di registrazione con cui la settima arte è nata. Stiamo parlando di alcune delle major più importanti al mondo, che nonostante significhi costi più alti, permettono ancora ad alcuni dei maestri più amati di girare in pellicola. Disney, NBCUniversal, Paramount, Sony e Warner dunque hanno firmato un nuovo accordo con la Kodak impegnandosi a continuare a comperare pellicola secondo quanto riportato dal THR, come avevano già fatto nel 2015 permettendo all’azienda più importante al mondo per questo supporto di salvarsi dalla bancarotta.



Salvare la pellicola non è soltanto un capriccio da conservatori, ma un vero e proprio atto d’amore verso il cinema che è cambiato nel corso del tempo ma dimostra come l’amore per la bobina riesca a mettere (quasi) tutti d’accordo. Basta soltanto guardare i prossimi candidati all’Oscar 2020 per il miglior film per capire come i più grandi autori la scelgano ancora: C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, Storia di un Matrimonio di Noah Baumbach, Piccole Donne di Greta Gerwig e Star Wars: L’Ascesa di Skywalker di JJ Abrams, mentre Martin Scorsese, per il suo The Irishman, ha optato solo parzialmente per il tradizionale formato forse per via della complessività produttiva dovuta al ringiovanimento di Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci.

Tarantino e gli altri cavalieri del cinema

Film in pellicola

Di quelli sopracitati Quentin Tarantino è sempre stato uno dei più accesi difensori del cinema in pellicola, basti pensare che per il suo The Hateful Eight pretese per l’anteprima a Roma il proiettore in 30mm dello studio 5 di Cinecittà. Oltre a lui sono due gli autori più innovativi che vi sorprenderà scoprire così tanto amanti del vecchio formato, parliamo naturalmente di J.J Abrams e Christopher Nolan. Il primo ha girato in pellicola anche i suoi film di Star Trek e Star Wars, costringendo dunque la fantascienza paradossalmente ad andare contro l’innovazione, mentre il secondo ha sposato la pellicola sin dalla sua prima opera e sta continuando a farlo anche per il suo prossimo attesissimo film Tenet.



Anche uno dei personaggi più vintage come James Bond non rinuncia al vecchio abito e dopo Spectre replicherà l’uso della bobina anche in No Time To Die. Poteva sfuggire all’uso della pellicola Steven Spielberg? Certo che no, dato che anche l’autore di capolavori come ET non ha ancora ceduto completamente al digitale, basti pensare ai recenti The Post e Il Ponte delle Spie.

Tenere in vita la pellicola è dunque un atto d’amore per ciò che rappresenta il cinema, una magia che ha un anima che solo sul negativo può essere catturata al meglio. Grazie alla Disney e alle altre major per aver rinnovato ancora una volta l’accordo con Kodak, perché dopo tante critiche quando c’è da applaudire è giusto farlo.