Anche Disney si schiera contro la Georgia per la legge sull’aborto

Dopo l’annuncio di Netflix, che minacciava di smettere di produrre alcuni contenuti in Georgia se dovesse passare la legge restrittiva sull’aborto, anche la casa di produzione Disney si schiera contro la proposta del governatore repubblicano Brian Kemp.

Anche Disney si schiera contro la Georgia per la legge sull’aborto

A dichiararlo è Bob Iger, amministratore delegato di Topolino, che ha spiegato di considerare «molto difficile» l’ipotesi di mantenere produzioni di film nello stato della Georgia qualora dal primo gennaio entrasse in vigore la legge proposta dal governatore repubblicano Brian Kemp che pone restrizioni estreme alla possibilità di ricorrere all’aborto, che diventerebbe illegale dal momento della rilevazione del “battito cardiaco” del feto, cosa possibile già dopo le prime 6 settimane di gravidanza. «Ritengo che molte persone che lavorano per noi non vorrebbero lavorare nello stato» ha dichiarato Bob Iger aggiungendo che «noi dobbiamo prestare attenzione ai loro desideri». Parlando a nome della società di produzione, Iger ha fatto sapere che «stiamo seguendo attentamente» gli sviluppi e sono pronti a dar seguito alla minaccia. Solo nel 2018 Disney ha girato in Georgia, dove ha 92mila dipendenti,  ben 455 prodotti, tra cui i campioni di incassi Black Panther e Avengers: Endgame.

(Credits immagine di copertina: Volker Dornberger/dpa ; Â© Steve Eberhardt/ZUMA Wire)

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