Direzione Pd, dopo le parole di Martina voto unanime: «Con il M5S capitolo chiuso»

03/05/2018 di Redazione

La riunione della direzione nazionale del Pd ha ricompattato il partito in una delle fasi più difficili della sua storia. Il voto di questo pomeriggio ha approvato all’unanimità la relazione iniziale del segretario reggente Maurizio Martina, che aveva chiuso all’ipotesi di trattative con il Movimento 5 Stelle e aveva sbarrato la porta anche al centrodestra di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Inoltre, è stata accordata la fiducia al reggente Martina, che conserverà il proprio ruolo fino all’Assemblea che deciderà il percorso con il quale i dem sceglieranno il prossimo segretario.

Da Martina era arrivato un chiaro invito all’unità. «No alla logica amico-nemico in casa nostra», ha affermato. «Non dobbiamo consentire a nessuno di poter dire ogni giorno che ci sono diversi partiti nel nostro partito». Soddisfatto anche l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che, prima della direzione, aveva incontrato personalmente Maurizio Martina.

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Direzione Pd, Martina chiude a M5S e centrodestra: la diretta

ore 19.40. Direzione Pd, votata all’unanimità la relazione di Martina. Il Partito Democratico ha accordato la fiducia al segretario reggente Maurizio Martina: chiusura al Movimento 5 Stelle e conferma allo stesso Martina fino all’assemblea con cui i dem decideranno l’elezione del nuovo segretario.

ore 17.15. Direzione Pd, voto a relazione di Martina o a un nuovo documento. È ancora da decidere se i membri della direzione del Partito Democratico voteranno con maggioranza ampia la relazione del segretario reggente Maurizio Martina (che sembra in grado di unire sia l’ala governista che quella renziana) o i punti chiave della relazione verranno trasposti in un nuovo documento unitario.

ore 17.10. Direzione Pd, dopo l’intervento di Martina con la chiusura al M5S l’unità è più vicina. L’intervento di Maurizio Martina che ha aperto la riunione della direzione nazionale del Partito Democratico rende più agevole la via verso l’unità dei Dem. Gli animi sono meno tesi dopo la chiusura del segretario reggente al Movimento 5 Stelle e a un accordo con il centrodestra di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Martina ha chiesto un atteggiamento di assoluta collaborazione e di rispetto con il Quirinale in occasione delle prossime consultazioni. È possibile dunque un via libera alla fiducia a Martina da parte dell’area che fa capo all’ex segretario Dem Matteo Renzi.

ore 16.55. Direzione Pd, Martina: «No alla logica amico-nemico nel partito». Maurizio Martina ha anche detto no agli attriti interni e in particolare ha chiesto di rifiutare la «logica amico-nemico interna al partito. «Possiamo farcela – ha detto il segretario reggente dei Dem al Nazareno – se ricominciamo a lavorare insieme sul senso della prospettiva che vogliamo per il nostro Paese. Su un’idea di futuro per gli italiani, molto prima dei nostri destini». «Possiamo farcela – ha affermato ancora Martina – se iniziamo davvero le nostre battaglie per l’allargamento del reddito di inclusione contro la povertà, per l’assegno universale alle famiglie con figli, per il salario minimo legale contro il lavoro sottopagato e i contratti pirata. Per la parità salariale di genere. Per i diritti dei giovani lavoratori. Possiamo farcela se arriviamo prima di altri a rispondere ai bisogni delle 900mila madri single del nostro paese di cui ben la metà rischia la povertà e certamente oggi più in difficoltà delle altre madri. Possiamo farcela anche se smettiamo di chiamarci in modo esasperato renziani, antirenziani, martiniani, orlandiani, e via dicendo (ciascuno si inventi la sua etichetta) ma se ritroviamo invece l’orgoglio di essere prima di tutto e solamente democratici. Basta con la logica dell’amico-nemico in casa nostra!».

ore 16.40. Direzione Pd, Martina: «Congresso in tempi giusti per andare in profondità». Maurizio Martina si è espresso anche sui tempi per arrivare ad un congresso: «Mi è chiaro che una parte importante delle riflessioni che ho provato a proporvi non possono trovare una risposta compiuta solo nella discussione di una Direzione. Sento come tanti altri il bisogno di uno sforzo congressuale nei tempi giusti capace di andare in profondità e di non rimanere in superficie».

ore 16.40. Direzione Pd, Martina: «Chiedo la fiducia per gestire la fase particolare fino all’assemblea». Altro passaggio dell’intervento del segretario reggente Maurizio Martina alla direzione nazionale al Nazareno: «Chiedo alla direzione di rinnovarmi la fiducia a proseguire il mandato nella gestione di questa fase particolare e fino all’assemblea nazionale che sarà veto un passaggio importante per la nostra prospettiva. Non chiedo sostegni di facciata ma un passo consapevole. Non ci servono unanimità che si sciolgono al primo minuto dopo la direzione».

ore 16.35. Direzione Pd, Martina: «Nessun sostegno al centrodestra». Nel suo intervento che ha aperto la riunione della direzione nazionale il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina ha anche chiuso ad un sostegno al centrodestra. «Per noi – ha chiarito – il tema non è mai stato votare Salvini o Di Maio premier. Ma per noi il tema non potrà mai essere nemmeno sostenere un qualsivoglia percorso con Salvini, Berlusconi e Meloni come soci di riferimento. Tanto più impossibile chiaramente per noi un governo a trazione leghista».

ore 16.30. Direzione Pd, Martina: «Con il M5S il capitolo chiuso, ora c’è il rischio di voto anticipato». Parlando ai componenti della direzione nazionale del Partito Democratico il segretario Maurizio Martina ha parlato, sull’ipotesi di apertura al Movimento 5 Stelle, di «capitolo chiuso». «Parlavamo molto di loro – ha chiarito il reggente – ma il tema vero eravamo noi, il nostro ruolo e la nostra funzione anche quando si è minoranza. Per me era non condannarci all’irrilevanza e accettare una sfida. Era un’ipotesi più rischiosa ma l’ho immaginata per come potevo fino a qui con questa ambizione». «Ora il dato di fatto è il rischio di un voto anticipato», ha aggiunto Martina.

ore 16.25. Direzione Pd, Martina: «Serve un nuovo inizio». Nel suo intervento iniziale alla direzione nazionale del Partito Democratico Maurizio Martina ha anche parlato di necessità di un «nuovo inizio». «C’è bisogno – ha detto il segretario reggente Dem – di una rifondazione dell’analisi e del pensiero che è anche una gigantesca sfida culturale oltre che politica. Non è certo solo una questione italiana ma come chiaro a tutti è un tema che investe la sinistra e il campo progressista in particolare in tutto il mondo occidentale. Serve davvero un nuovo inizio per questo progetto. Non tornare indietro e non andare oltre». E ancora: «Riprogettare per ripartire. Serve un suo ripensamento generale a partire da questioni essenziali: la democrazia rappresentativa e la crisi del rapporto tra politica e cittadini, una nuova idea dello sviluppo perché sia davvero equo socialmente e sostenibile, il ruolo dell’Italia in Europa e il suo protagonismo del mondo globale».

ore 16.15. Direzione Pd, Martina: «Non ce la caveremo solo con qualche mossa tattica». «Non ce la caveremo solo con qualche mossa tattica», è uno dei passaggi dell’intervento del segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina che ha aperta la riunione della direzione al Nazareno. «Non si tratta di tornare indietro né andare oltre – ha affermato -, ma riprogettare per ripartire. Serve un ripensamento netto su come si sta insieme, su come ci si confronta e si prendono le decisioni dopo essersi ascoltati e aver fatto un confronto con la voglia di costruire una risposta insieme non solo con rapporti di forza»

ore 16.05. Direzione Pd, voto entro le 20. Considerata la grande affluenza, alla riunione dei vertici del Partito Democratico al Nazareno il presidente Matteo Orfini ha invitato coloro che non sono membri della direzione a lasciare la sala. «Saremmo orientati a chiudere la discussione, che si concluderà con un voto, entro le ore 20, per consentire a tutti di votare», ha annunciato Orfini. Dalla platea il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha precisato: «Entro le 20». «Solidarietà a chi all’ingresso è stato aggredito o apostrofato: è inaccettabile che si verifichino eventi di questa natura», ha aggiunto il presidente.

ore 16.00. Direzione Pd, iniziata la riunione. È iniziata pochi minuti fa al Nazareno, nella sede nazionale del Pd, la riunione della direzione del partito. Alla riunione, aperta da una relazione del segretario reggente Maurizio Martina, sono presenti anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e l’ex segretario Matteo Renzi, che torna per la prima volta in direzione dopo le dimissioni.

ore 15.55. Direzione Pd, al Nazareno arrivati Renzi e Gentiloni. Al Nazareno, sede nazionale del Partito Democratico, per la riunione della direzione nazionale sono arrivati anche l’ex premier Matteo Renzi e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

ore 15.50. Direzione Pd, attesa per la relazione del segretario Martina. C’è attesa per la relazione del segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina all direzione nazionale. Tra gli esponenti Dem presenti alla riunione al Nazareno c’è chi si attende novità e chi già garantisce il suo sostengno incondizionato. «Mi aspetto una discontinuità nella relazione di Martina. Il Pd non può rinunciare a fare politica: non ha senso dire ‘gli elettori ci hanno mandato all’opposizione’», ha dichiarato Cesare Damiano. «Certamente sì» ha poi risposto il ministro Marianna Madia ai cronisti che al Nazareno le chiedevano se darà la fiducia al reggente. «Intanto – ha aggiunto – andiamo ad ascoltare la relazione di Martina. Non vorrei parlare del caso in cui…vorrei sentire e poi valutare». «Noi non entriamo armati. Credo sarà una discussione franca, ne usciremo con una posizione unitaria, lo spero», ha affermato la deputata Alessia Morani. «Prima aspettiamo la relazione del segretario. Ma nessuno ha messo in discussione la fiducia a Martina».

ore 15.20. Direzione Pd, al Nazareno arrivano i big. Continuano ad arrivare i big del Partito Democratico alla riunione della direzione nazionale al Nazareno. Negli ultimi minuti sono giunti Cesare Damiano, Piero Fassino, Sergio Chiamparino, Gianni Cuperlo.

ore 15.05. Direzione Pd, la corrente di Orlando chiede chiarezza sulla linea politica. A chiedere maggior chiarezza sulla linea politica del Partito Democratico è soprattutto l’area che fa riferimento al ministro della Giustizia Andrea Orlando. La corrente del Guardasigilli è pronta a dare il suo sostegno al segretario reggente Maurizio Martina, ma solo a determinate condizioni: chiarezza sulla linea politica, no all’unanimismo senza una chiarezza politica.

ore 15.00. Direzione Pd, la minoranza chiede maggior chiarezza sulla linea politica. Non è chiaro se il nuovo documento di mediazione tra renziani e governisti sia in grado di convincere tutta la minoranza del Partito Democratico. Tra i Dem c’è infatti chi chiede infatti maggior chiarezza sulla linea politica e vuole circostanziare meglio il mandato del segretario reggente Maurizio Martina. Questo per evitare che il leader Matteo Renzi continui a esercitare una guida di fatto del partito.

ore 14.55. Direzione Pd, renziani e governisti lavorano a un documento di mediazione. Stando a quanto riferiscono le agenzie di stampa le diverse anime del Partito Democratico, a pochi minuti dall’inizio della riunione dei membri della direzione nazionale al Nazareno, stanno lavorando a un documento di mediazione. Si tratta di un testo di mediazione tra renziani e governisti che ha l’biettivo di evitare una spaccatura netta. Il documento dovrebbe confermare la fiducia al segretario reggente Maurizio Martina.

ore 14.45. Direzione Pd, Calenda rassicura sull’unità. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda rassicura gli elettori sulla tenuta del partito, sull’unità in direzione. Su Twitter rispondendo ad un follower ha scritto: «Credo che le distanze non siano così incolmabili. Nessuno mette in discussione il lavoro e il ruolo di Martina. Pochissimi per fortuna vogliono il sostegno del Pd a un governo Di Maio. Difficile sostenere che Renzi non abbia diritto a dire la sua. Sdrammatizzare».

ore 14.40. Direzione Pd, la corrente di Franceschini Area Dem pronta a chiedere la fiducia su Martina. La corrente guidata da Dario Franceschini considera irrinunciabile un voto per riaffermare la fiducia sul segretario reggente Maurizio Martina in vista di una fase politica delicata (con le nuove consultazioni del presidente della Repubblica in programma lunedì). La linea di Area Dem è emersa al termine di una riunione di 26 membri della direzione nazionale Pd. Di Area Dem fanno parte anche esponenti come Marina Sereni e Piero Fassino.

ore 14.25. Direzione Pd, area anti-renziana guidata da Martina-Orlando-Franceschini-Emiliano. Sono soprattutto il segretario reggente Maurizio Marina, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il ministro dei beni Culturali Dario Franceschini e il governatore della Puglia Michele Emiliano ad opporsi alla linea dettata da Matteo Renzi. Secondo alcune stime i membri della direzione a loro vicini sono una ottantina. Ma ci sono altri gruppi interni al partito. Come quello di area ulivista-veltroniana.

ore 14.25. Direzione Pd, documento dei renziani firmato da 120 membri. Che la direzione nazionale del Partito Democratico sia a maggioranza renziana lo dimostra il documento spuntato ieri e che ha raccolto 120 firme per ribadire la linea gradita all’ex presidente del Consiglio e segretario dimissionario Matteo Renzi. I componenti della direzione sono 209. I governisti lo considerano una prova di forza del leader.

ore 14.25. Direzione Pd, inizio alle 15. L’inizio della riunione della direzione del Partito Democratico è fissata alle 15 al Nazareno, la sede nazionale.

Cos’è la direzione Pd

L’articolo 8 dello statuto del Partito Democratico spiega che la direzione nazionale è un «organo di esecuzione degli indirizzi dell’Assemblea nazionale ed è organo d’indirizzo politico». «Esso – si legge – , ai sensi del proprio Regolamento, approvato con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, assume le proprie determinazioni attraverso il voto di mozioni, ordini del giorno, risoluzioni politiche e svolge la sua funzione di controllo attraverso interpellanze e interrogazioni al Segretario e ai membri della Segreteria».

Chi fa parte della direzione Pd

La direzione nazionale del Pd è composta da 120 membri eletti dall’assemblea nazionale e da 4 rappresentanti eletti dai delegati all’assemblea nazionale della circoscrizione estero. Sono poi membri di diritto il segretario, il presidente dell’assemblea nazionale, i vicesegretari, il tesoriere, il massimo dirigente dell’organizzazione giovanile, i presidenti dei gruppi parlamentari italiani ed europei, i segretari regionali. L’assemblea nazionale determina anche ulteriori componenti di diritto in relazione ai ruoli istituzionali assolti dal partito a livello nazionale e locale nella legislatura in corso. Inoltre il segretario nazionale può chiamare a far parte della direzione venti personalità del mondo della cultura, del lavoro, dell’associazionismo, delle imprese. La direzione nazionale è presieduta dal presidente dell’assemblea nazionale, che deve convocarla almeno una volta ogni due mesi.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: ANSA / FABIO FRUSTACI)

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