Di Maio a Otto e Mezzo: «La proposta di Siri era una furbata»

«Non esulto, non è una vittoria, sono contento perché il governo può andare avanti perché la questione Siri si chiude». È ottimista Luigi Di Maio, presentatosi al programma di Lilli Gruber Otto e Mezzo in un giorno molto delicato, quello della richiesta delle dimissioni Siri. Il programma che andrà in onda il 2 maggio alle 20.30, registrato prima della conferenza di Giuseppe Conte, aveva già avuto modo di affrontare il tema del giorno, con Lilli Gruber e il giornalista Marco Damilano, direttore de L’Espresso. Luigi Di Maio ha commentato abbondantemente quanto affermato dal presidente del Consiglio, soffermandosi sulle prossime tappe del governo Lega-M5S.

Luigi Di Maio parla delle dimissioni Siri a Otto e Mezzo

Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha affermato che non ci sarà alcun problema con la Lega e che gli sembra molto difficile che si apra una crisi in questo momento. Ma non risparmia una stoccata al sottosegretario alle Infrastrutture di cui Giuseppe Conte ha chiesto le dimissioni nel prossimo consiglio dei ministri che si svolgerà il prossimo 8 o 9 maggio.

«Le dimissioni tra 15 giorni sarebbe stata una furbata – ha detto Di Maio -, si sarebbero scavallate le europee, non lo potevano consentire». Allo stesso modo, però, usa la carota con Matteo Salvini: «È una persona di buonsenso – ha chiuso -, non credo che avrà voglia di aprire una crisi di governo prima dell’appuntamento elettorale delle europee del 26 maggio».

Luigi Di Maio si augura che non si voti sulle dimissioni di Siri

Di Maio, inoltre, fa due conti in prospettiva di un voto sulle dimissioni di Siri nel prossimo consiglio dei ministri. «Il M5S – dice – ha comunque la maggioranza assoluta in consiglio dei ministri. Ma mi auguro che non si andrà al voto e che le dimissioni di Armando Siri siano una decisione presa collegialmente. Spero che non si arrivi ad alcun voto in quella seduta».

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