Diciotti, il tribunale dei ministri chiede l’autorizzazione a procedere contro Salvini

24/01/2019 di Redazione

Matteo Salvini aveva incassato l’archiviazione da parte della procura di Catania, guidata da Carmelo Zuccaro. Ora, invece, deve far fronte all’autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei ministri della città siciliana. La richiesta è arrivata questa mattina: il caso è quella della nave Diciotti che in estate era stata lasciata nel porto di Catania dal 20 al 25 agosto. Tra i reati contestati al ministro dell’Interno, quello più grave – per il quale era stato indagato dalla procura di Agrigento – era quello di sequestro di persona.

NELLA SCHEDA, COME FUNZIONA IL TRIBUNALE DEI MINISTRI

Diciotti, autorizzazione a procedere contro Salvini

Il ministro dell’Interno ha voluto commentare la notizia in diretta, attraverso i suoi canali Facebook: «Ci riprovano – ha detto Salvini -. Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non ho parole. Paura? Zero. Continuo e continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. Io non mollo. Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire sì o no, libero o innocente, a processo o no. Sono sicuro del voto dei senatori della Lega. Vedremo come voteranno tutti gli altri senatori, se ci sarà una maggioranza in Senato. Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione. Barche, barchette e barchini in Italia non sbarcano. Se sono stato sequestratore una volta ritenetemi sequestratore per i mesi a venire. Chiedo agli italiani se ritengono che devo continuare a fare il ministro, esercitando diritti e doveri, oppure se devo demandare a questo o a quel tribunale le politiche dell’immigrazione. Le politiche dell’immigrazione le decide il governo, non i privati o le Ong, se ne facciano una ragione».

Il dubbio dei voti dei senatori nei confronti di Salvini

La palla, ora, passerà al parlamento e c’è curiosità per come si comporterà il principale alleato di governo della Lega, ovvero il Movimento 5 Stelle. Questi ultimi hanno sempre criticato l’atteggiamento di Salvini sulla sua politica sui migranti e anche in passato hanno avuto modo di criticarlo su questo aspetto. Come si comporteranno al momento del voto per autorizzare l’eventuale processo ai danni del ministro?

Non dovrebbero esserci sorprese, vista la composizione dell’Aula. Anche se il Movimento 5 Stelle non dovesse votare in blocco a favore di Salvini, il ministro dell’Interno potrebbe essere aiutato da Fratelli d’Italia – che gode della stessa posizione leghista sull’immigrazione – o dai garantisti di Forza Italia.

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