Quando Di Maio diceva che i ministri li sceglie il presidente della Repubblica
28/05/2018 di Andrea Mollica
Di Maio aveva esplicitamente riconosciuto al presidente della Repubblica il potere di nominare i ministri. Accadeva solo cinque giorni fa, quando il capo politico del M5S rispondeva alle domande dei giornalisti sulle difficoltà di composizione della squadra del governo Conte.
DI MAIO DICEVA CHE MATTARRELLA SCEGLIEVA I MINISTRI CINQUE GIORNI FA
«Sui ministri non c’è nessuna discussione in atto perché i ministri li scegli il presidente della Repubblica. Quindi non fate retroscena sui ministri perché non c’è niente», diceva Di Maio, che ora chiede la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica per il potere, anche esagerato in realtà, che assegnava al capo dello Stato.
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Secondo l’articolo 92 della Costituzione il potere di scelta, o meglio di proposta, dei ministri spetta al presidente del Consiglio, mentre la nomina compete invece al presidente della Repubblica. Le dichiarazioni di Di Maio evidenziano l’assurda strumentalità con la quale il Movimento 5 Stelle ha chiesto la messa in stato d’accusa del capo dello Stato, una mossa assurda e strumentale presa solo per non perdere consensi nell’elettorato populista ed euroscettico sempre più affascinato da Salvini.