Di Maio è stato invitato dal Pd alla Festa de L’Unità

C’è una trattativa in corso, in questo caldo mese di luglio. Ma il calciomercato non c’entra. Si tratta del lungo tira e molla per riuscire a portare Luigi Di Maio alla Festa nazionale de L’Unità organizzata a Ravenna. Il Partito Democratico è il regista di questa operazione e sta prendendo contatti con l’entourage del Movimento 5 Stelle e dello stesso ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

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Di Maio Festa de L’Unità, l’indiscrezione

L’indiscrezione è stata riportata questa mattina dal quotidiano La Stampa e viene attribuita direttamente alle stanze di Largo del Nazareno, sede romana del Pd. L’idea è quella di attirare «nella tana del lupo» il capo politico del principale partito che è stato croce e delizia dei dem negli ultimi anni, sia come bersaglio, sia come giustiziere. Gli organizzatori avrebbero pensato al pentastellato per  offrire a telecamere e giornalisti l’occasione di seguire un evento che, altrimenti, sarebbe passato quasi sotto silenzio, visto lo scarso appeal delle vicende del partito nell’ultimo periodo.

La Festa nazionale de L’Unità si terrà a Ravenna dal 24 agosto al 10 settembre: l’incontro con Luigi Di Maio dovrebbe rappresentare il momento clou della kermesse politica. A fare da contraltare al ministro del Lavoro dovrebbe essere, sempre secondo le indiscrezioni, Teresa Bellanova che ha grandi competenze nel settore, per cui ha ricoperto il ruolo di sottosegretario. Inoltre, essendo all’interno della segreteria di Maurizio Martina, potrebbe essere la candidata ideale individuata dal partito per rispondere a Di Maio. Certo, non una scelta dalla grande risonanza mediatica. Ma i dem sembrano puntare al merito della questione e non all’immagine.

Di Maio Festa de L’Unità, il dialogo Pd-M5S

La mossa del Pd, comunque, al di là del ritorno in termini di visibilità, potrebbe anche puntare a intavolare un dialogo con il Movimento 5 Stelle, dopo la brusca interruzione nel corso delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. Non è un mistero che in molti, nel Partito Democratico, abbiano visto in quel rifiuto un errore storico, che ha di fatto spalancato le porte alla Lega di Matteo Salvini. Che, a questo punto, verrebbe ufficialmente identificato come nemico comune. C’è ancora tempo per vedere se Di Maio alla Festa de L’Unità sarà un passaggio concreto o un gossip politico di mezza estate. Proprio come capita, a volte, per le trattative di calciomercato.

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