La promessa di Di Maio: «Il carcere per gli evasori entro il prossimo anno, nel ddl ‘spazza corrotti’»

Dopo aver detto sì al condono inserito nel decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria, al termine dello scontro sulle modalità della sanatoria, Luigi Di Maio annuncia di nuovo la guerra agli evasori fiscali. «Entro il prossimo anno sarà approvata in Parlamento la legge che prevede il carcere per gli evasori. Parola mia», ha annunciato oggi il vicepremier uscendo dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il leader del Movimento 5 Stelle, che deve evidentemente dare risposte anche alla base che chiede chiarezza sul fronte dell’evasione fiscale, ha specificato: «Faremo un emendamento al ddl ‘spazza corrotti’. Una norma penale di questo tenore non poteva essere inserita nel decreto fiscale».

In realtà il carcere per diverse fattispecie di evasione è già previsto, anche se negli ultimi anni sono state elevate delle soglie di non punibilità. Ad ora per finire in prigione, con una condanna da uno a tre anni, bisogna omettere di dichiarare almeno 150mila euro. La dichiarazione fraudolenta invece è punibile con la reclusione da un anno e sei mesi a 6 anni, se però riguarda cifre superiori a 1,5 milioni.

Di Maio: «Il carcere per gli evasori entro il prossimo anno, nel dl fiscale non era possibile»

Il disegno di legge ‘spazza corrotti’ ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri lo scorso 6 settembre. Si tratta di un testo anticorruzione che, tra le altre, prevede anche misure per il tracciamento dei finanziamenti ai partiti e alle fondazioni politiche, sulla pubblicazione dei curricula dei candidati in caso di elezioni e sul daspo dagli appalti pubblici.

All’uscita dal Mise Di Maio ha parlato anche delle reazioni preoccupate del mercato sulla legge di Bilancio e delle oscillazioni dello spread tra Btp e Bund, che si mantiene oltre quota 300 punti base. «Dobbiamo vincere la paura, l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura in questo momento è proprio la paura», ha detto il vicepremier. «L’andamento dello spread in questi giorni dimostra che i mercati vogliono molto più bene all’Italia di alti commissari europei». E sul dialogo con la Commissione Ue: «Avremo delle settimane di forte interlocuzione con la Commissione europea ma sono sicuro che sia i mercati sia l’Unione europea apprezzeranno che il governo creda in quello che fa».

Su Alitalia, poi, Di Maio ha dichiarato che «la partnership con FS è il punto di partenza, gli investitori arrivano perché abbiamo contatti importantissimi e ci sono tantissimi interessati ad Alitalia». A chi gli chiedeva se ne avesse parlato con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il leader M5S ha risposto: «C’è stata una riunione tra il premier Conte, il ministro Tria, Toninelli, Salvini e me stesso e abbiamo trovato la quadra. Si procederà in tal senso».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Di Maio mentre rilascia la dichiarazione alla stampa al termine della firma degli accordi di programma per le aree di Frosinone, Venezia e Gela presso la sede del Mise, 23 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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