Di Maio non andrà a Corleone: «Il candidato M5S ha detto cose gravi sulla mafia»

23/11/2018 di Redazione

Luigi Di Maio ha deciso di non andare a Corleone, la cittadina nel Palermitano dove sono in programma le elezioni amministrative, per le quali è in corsa anche il candidato del Movimento 5 Stelle Maurizio Pascucci. Nella giornata di ieri, l’aspirante sindaco aveva detto che bisogna essere dialoganti anche con i mafiosi, e si è fatto ritrarre in foto con Salvatore Provenzano, parente del noto boss. Il vicepremier: «Lo Stato deve stare attento a non avvicinarsi mai, neppure con la propria immagine, a quella gente». Dopo l’annullamento della partecipazione del leader del movimento,  Maurizio Pascucci ha dichiarato di star valutando il ritiro della candidatura: «Tra un po’ mi incontrerò con il mio staff e decideremo tutti insieme».

Di Maio a Corleone, comizio annullato

«Le sue frasi – dice Di Maio – sono gravi». Pertanto, il ministro e vicepremier non sarà nella cittadina siciliana dove sono nati Totò Riina e lo stesso Bernardo Provenzano. Per tutta la giornata di oggi, infatti, si sono susseguite dichiarazioni di esponenti politici siciliani sull’inopportunità delle frasi del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Tra le voci critiche, anche quella di Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia regionale. «Le famiglie che meritano dialogo e vicinanza sono quelle delle vittime della mafia, quelle che hanno subito un lutto per mano dei mafiosi» ha continuato Luigi Di Maio sottolineando che «quelle sono le famiglie a cui vogliamo bene». Il vicepremier ha ribadito l’impegno del Movimento 5 stelle e del governo nella «nella lotta alla criminalità organizzata che si combatte con la lotta alla corruzione, proprio come abbiamo fatto con il ddl anticorruzione».

Di Maio su Facebook: «Sono sicuro della buona fede, ma lo stesso è inaccettabile»

Sulla sua pagina Facebook Di Maio ha pubblicato un video in cui spiega bene l’accaduto e la sua decisione di non partecipare più all’evento in programma a Corleone per la chiusura della campagna elettorale delle comunali. Si dispiace di aver cancellato la sua partecipazione, ma «arrivato a Palermo ho visto la notizia che il nostro candidato M5s ha detto che vuole aprire al dialogo con i parenti dei mafiosi. Dichiarazione che fa il paio con una foto con il nipote del boss Provenzano». Dichiarazioni inaccettabili, che hanno resa necessaria una presa di posizione netta e decisa: «Ora io sono sicuro che quella foto sia stata fatta in buona fede ma lo stesso non si può accettare: una foto comunica qualcosa anche involontariamente. Noi i voti di quello lì non li vogliamo e non corriamo il rischio che un ministro della Repubblica vada lì dopo tutto questo».

 

(Foto da archivio Ansa: il ministro del Lavoro dello Sviluppo Economico e vicepremier Luigi Di Maio durante la conferenza stampa sulla questione Ilva, il 23 agosto 2018. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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