L’assordante silenzio di Alessandro Di Battista dopo le dimissioni di Luigi Di Maio

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Il passo indietro del capo politico che dice di esser stato «pugnalato dalle retrovie»

Ha parlato quasi sempre, ma si è anche preso lunghe pause di riflessione, soprattutto dopo alcune sonore disfatte del Movimento 5 Stelle. Ma una volta lo ricordavamo felice e sorridente sulle nevi, in tenuta da sci, al fianco di Luigi Di Maio. Era il capodanno del 2019 e i pentastellati erano in fermento per la loro prima reale ‘assunzione di responsabilità’ di fronte agli italiani e alla guida (sempre condivisa del Paese). Poi i risultati sono andati scemando e il silenzio ha iniziato a essere un marchio di fabbrica per Alessandro Di Battista. Un copione che si sta riproponendo in queste ore di caos a Cinque Stelle dopo le dimissioni del capo politico.



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Quel Luigi Di Maio che mercoledì pomeriggio, durante la presentazione del team di facilitatori regionali pentastellati a Roma, ha dato le proprie dimissioni togliendosi qualche sassolino (che sembravano essere macigni) dalla scarpa. L’ex capo politico del Movimento 5 Stelle ha parlato di «fuoco amico», «tradimenti»  e di «pugnalamenti dalle retrovie». Insomma, ha sparato nel mucchio senza indicare un preciso obiettivo. Negli ultimi mesi, infatti, molti tra i pentastellati hanno fatto di tutto per palesare la propria insoddisfazione sull’operato del loro ex leader.



Il silenzio di Alessandro Di Battista

E poi c’è Alessandro Di Battista. Con Luigi Di Maio ha combattuto centinaia di battaglie nella prima e nella seconda fase del Movimento 5 Stelle. Dai comizi di piazza alla trasformazione dei pentastellati in vera e tangibile forza politica e parlamentare. Ora, però, da Teheran – dove l’ex deputato e attivista è in viaggio da diversi giorni – non arriva una parola pubblica nei confronti del compagno di battaglie.

Il futuro capo politico del Movimento 5 Stelle

Nessun post social (né su Facebook, né su Twitter, tantomeno su Instagram). Eppure il popolo dei pentastellati era abituato a ben altro. Alessandro Di Battista, fino a qualche anno fa, ci ha sempre messo la faccia, esponendosi in tantissime situazioni. Senza paura delle critiche. Per questo potrebbe tornare in sella – durante gli Stati Generali del M5S di metà marzo – per salire sul trono del capo politico del Movimento 5 Stelle rimasto vacante e che sarà retto – a tempo determinato – dal reggente Vito Crimi. Per ora, però, è stata scelta la via del silenzio. Almeno sui social.



(foto di copertina: da profilo Instagram di Alessandro Di Battista)